Colonnella

Colonnella, insulti sessisti alla giornalista Giulia Rizzardi dopo Ascoli-Samb: lei annuncia querele

7 Novembre 2025

L’odio via social è scaturito dopo che la Rizzardi, presente allo stadio Del Duca per il derby calcistico Ascoli-Samb, ha indossato una sciarpa della squadra locale regalatale da un tifoso ed è stata fotografata da un anonimo che ha iniziato a far girare la foto tramite i social

COLONNELLA. Pesanti insulti sessisti, offese personali a lei e a un familiare, frasi di minaccia e razziste contro la giornalista di Colonnella Giulia Rizzardi. Un cyberbullismo che la Rizzardi non vuole far finire nel dimenticatoio, anzi – tramite querele – vuole portare alla luce questa piaga. L’odio via social è scaturito dopo che la Rizzardi, presente allo stadio Del Duca per il derby calcistico Ascoli-Samb, ha indossato una sciarpa della squadra locale regalatale da un tifoso ed è stata fotografata da un anonimo che ha iniziato a far girare la foto tramite i social.

«Sono stata oggetto di comportamenti discriminatori e lesivi», lo sfogo della giornalista, «della dignità professionale e personale, riconducibili a episodi di prevaricazione e danno d’immagine anche da parte della società calcistica Sambenedettese in quanto tramite Pec hanno scritto alla testata per cui collaboro che non potevano accreditarmi per la successiva gara di Coppa Italia Samb-Ascoli per motivi di ordine pubblico, chiedendo la sostituzione con un altro giornalista. A loro dire», continua Rizzardi, «avevano scritto la Pec “per non compromettere la serenità e la sicurezza dell’evento affinché lo stesso si svolga in un clima di rispetto, equilibrio e correttezza, nell’interesse di tutti gli operatori, del pubblico e degli stessi professionisti del settore”. Io però non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte della questura di Ascoli in merito al diniego di andare allo stadio per motivi di sicurezza, e questo significa che la Sambenedettese ha ceduto alle pressioni di alcuni tifosi violenti, sessisti, razzisti e prevaricatori anziché prendere le distanze da questi comportamenti indecenti e violenti, impedendomi di andare allo stadio a svolgere la mia attività lavorativa e mettendomi a disagio davanti a tutti. Non voglio tacere questi comportamenti, ma portare alla luce una mentalità sessista e offensiva nei confronti delle donne».