Commissario per l’acqua senza una sede Protestano Liris, D’Eramo e D’Alessandro

Altre prese di posizione di vari esponenti politici sull’appello lanciato dal commissario di governo per la sicurezza dell’acqua del Gran Sasso, Corrado Gisonni, che a quattro mesi dalla nomina non...

Altre prese di posizione di vari esponenti politici sull’appello lanciato dal commissario di governo per la sicurezza dell’acqua del Gran Sasso, Corrado Gisonni, che a quattro mesi dalla nomina non dispone ancora di una sede operativa e non è in grado di svolgere il suo mandato. Per l’assessore regionale Guido Quintino Liris (Fratelli d’Italia) «le contestazioni del commissario suonano come l’ennesima dimostrazione dello scarso interesse che il governo nazionale riserva alla nostra regione». Anche per il parlamentare e coordinatore regionale della Lega Luigi D’Eramo «il grido d'allarme di Corrado Gisonni è di una gravità inaudita e testimonia lo scarsissimo interesse di questo governo nel tentare di risolvere un problema nodale come quello del Gran Sasso. Se si pensa che la fine del mandato è fissata al 2021, non si capisce come si possa pensare anche solo lontanamente di poter avviare la messa in sicurezza». Il deputato di Italia Viva Camillo D’Alessandro ha scritto al premier Conte per segnalare che «è necessario un ulteriore decreto che definisca la struttura commissariale» e che «risulta non ancora assegnata una sede operativa».