Corona: il regolamento sulla partecipazione è tutto da rivedere

«Partecipazione sì, ma non vincolante per le scelte amministrative». Luca Corona, consigliere comunale di ‘Oltre’, interviene così nel dibattito sul regolamento che introduce una serie di strumenti...

«Partecipazione sì, ma non vincolante per le scelte amministrative». Luca Corona, consigliere comunale di ‘Oltre’, interviene così nel dibattito sul regolamento che introduce una serie di strumenti per il coinvolgimento di cittadini e comitati nel governo della città. Il testo presentato due giorni fa in commissione Affari generali secondo lui è farraginoso. «Il documento è di sessanta pagine», afferma, «per una metropoli può funzionare, ma non per Teramo». Il rappresentante dell’opposizione evidenzia il rischio di ingolfare il lavoro degli uffici, che sono già sotto pressione per l’attività ordinaria, sia nell’attivazione che nella gestione degli strumenti partecipativi. «È previsto che il Comune risponda entro trenta giorni a proposte che provengono dai cittadini», spiega Corona, «ma questo graverà su un solo dirigente, che non può fare tutto».
Il documento suscita tante altre perplessità che, a detta del consigliere di ‘Oltre’, non sarebbero solo sue ma anche di altri componenti dell’opposizione e della maggioranza. Non convince, tra l’altro, la riorganizzazione territoriale dei comitati di quartieri e frazioni prevista nella bozza di regolamento. «Vengono accorpate aree che hanno esigenze diverse», fa sapere Corona, «e che in alcuni casi hanno già eletto i loro organismi». Per i comitati da poco entrati in carica si prospetta di fatto un azzeramento, che per il consigliere non avrebbe senso. Nel regolamento com’è stato presentato, insomma, secondo lui c’è parecchio da limare. «L’amministrazione avrebbe voluto portarlo in approvazione nel prossimo consiglio comunale, ma è impossibile», conclude Luca Corona, «prima ci vorranno tante sedute di commissione». (g.d.m.)