Distrutte le spiagge appena ricostruite

Il mare inghiotte la sabbia del ripascimento, in fumo i soldi spesi dalla Regione

TERAMO. Altro che estate. Ieri pioggia, vento e una mareggiata forza sette hanno messo a dura prova la costa teramana. Notevoli i danni subiti dagli operatori turistici, che nel primo pomeriggio hanno visto abbattersi sul litorale una tromba d'aria improvvisa proveniente da nord. Il mare ha inghiottito in poche ore metri e metri di sabbia e portato via le prime file degli ombrelloni di molti stabilimenti balneari. L'erosione è stata evidente in alcuni dei tratti appena ricostruiti dalla Regione, nelle scorse settimane, con interventi di ripascimento morbido. Centinaia di migliaia di euro spesi inutilmente.

MARTINSICURO.
Il maltempo ha messo in ginocchio l'arenile truentino, risucchiando in poche ore la sabbia da poco riposizionata. Drammatica la situazione nella zona nord. Lo chalet Massimo ha tolto tutti gli ombrelloni: il mare era a ridosso dello chalet. Gli operatori avevano terminato domenica il posizionamento di ombrelloni e sdraio.

ALBA.
Con l'arrivo del temporale, il mare è avanzato abbattendo alcuni ombrelloni delle prime file. ‹‹Purtroppo la problematica dell'erosione permane››, commenta Dino Cartone, proprietario di un residence della zona nord, «e la prima mareggiata è stata la prova che forse il ripascimento non è la soluzione migliore››. Nei giorni scorsi qui erano stati eseguiti a tempo di record i lavori di ripascimento della spiaggia. E proprio qui l'arenile è stato risucchiato.

GIULIANOVA.
A sud del porto i titolari degli stabilimenti Spinnaker Beach e Capo Horn ancora una volta devono fare l'inventario dei danni. Tonino De Vincentiis dice: «Almeno otto metri di spiaggia sono stati erosi oggi. Si aggiungono ai 15 persi negli anni precedenti. Per noi l'estate non so se inizierà mai. Meno male che non avevo piazzato la prima fila, altrimenti gli ombrelloni avrebbero preso il largo. Non so se questa notte dovrò dormire nello chalet per vigilare sul maltempo».

ROSETO.
La spiaggia di Cologna è tra le più flagellate dal maltempo. «La cosa che ci rammarica di più», dice sconsolato Domenico Corradetti, titolare del camping Nino, «è che il ripascimento è stato ultimato solo da pochi mesi e ora il mare si è ripreso tutto. Speriamo solo che sia finita qui e che possiamo tornare a lavorare senza più paura». Anche a Roseto la mareggiata in alcuni punti ha picchiato duro. Uno di questi è il tratto di costa a sud del pontile, dove i balneatori sono da anni alle prese con l'erosione. «Avevamo appena finito di scaricare la sabbia, come facciamo ogni anno», lamenta Primo Sbrolla, titolare del Tartaruga, «e adesso è tutto da rifare, per di più a stagione ormai iniziata». In quel punto il mare ha eroso una decina di metri di arenile, risucchiando le prime tre file di ombrelloni, messi in salvo in extremis dagli operatori.

PINETO.
A Pineto la mareggiata ha divorato due-tre metri di spiaggia nella zona di Villa Ardente, proprio dove era stato da poco effettuato il ripascimento.

SILVI.
Silvi è stata colpita da nord a sud dal maltempo e il sindaco Gaetano Vallescura ha chiesto immediatamente una relazione da presentare alla Regione Abruzzo. Chalet e strutture ricettive hanno subito danni alle attrezzature. La preoccupazione aumenta per l'allarme maltempo delle prossime ore.

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