Due indagati per il ragazzino folgorato 

La Procura chiude l’indagine sulla tragedia sfiorata in piazza della Libertà. Sotto accusa i dirigenti di una società privata

GIULIANOVA. La Procura chiude le indagini sul caso del ragazzino che due anni fa rischiò di morire folgorato dopo aver toccato un faro spento in piazza della Libertà. Lo fa dopo aver indagato per lesioni e omissioni di atti d’ufficio due dirigenti della società privata che all’epoca si occupava di gestione e manutenzione degli impianti di illuminazione del territorio comunale. L’avviso di conclusione firmato dal sostituto procuratore Andrea De Feis (titolare del fascicolo) arriva al termine di accertamenti e consulenze tecniche. In particolare quelle che, subito dopo i fatti, il magistrato ha delegato ai tecnici del servizio di medicina del lavoro della Asl . Si può dedurre, vista una delle ipotesi di reato contestate, che l’autorità giudiziaria abbia voluto accertare eventuali omissioni nella gestione e nella manutenzione di quell’impianto anche in considerazione di quelle che all’epoca erano state le tante segnalazioni fatte sul mancato funzionamento del faro. Nel fascicolo c’è anche una prima relazione rimessa dal consulente tecnico che nell’immediatezza dei fatti fece il sopralluogo e le immagini catturate da tutte le telecamere della zona. Negli atti anche la denuncia per lesioni presentata dai genitori del ragazzino che per dieci giorni rimase ricoverato all’ospedale Salesi di Ancona.
Il fatto avvenne la sera dell’8 luglio 2018 nella centralissima piazza della Libertà, quella che affaccia sul Belvedere di Giulianova. Un sabato d’estate, di quelli super affollati per una sagra in tempi pre pandemia. Il ragazzino di 12 anni, insieme ad alcuni coetanei, stava giocando all’interno dell’aiuola che circonda la statua, con le ginocchia sul faro spento (uno di quelli installati a terra per illuminare la statua di Vittorio Emanuele) e le mani sulla ringhiera. Improvvisamente venne colpito da una violenta scarica elettrica. I primi soccorsi arrivarono da Claudio Zaccagnini, ex portiere del Giulianova, intervenuto con un massaggio cardiaco. Tra i primi ad arrivare sul posto gli operatori di un’ambulanza della Croce Rossa allertati dalle grida di uno dei tanti presenti. Uno dei tre volontari riuscì a spostare il corpo del ragazzino dalla fonte di corrente afferrandolo per la maglia. Poi, in breve tempo, il trasferimento in ambulanza all’ospedale pediatrico di Ancona.
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