Giulianova, a 81 anni scagionato dall’accusa di aver seviziato un gattino

Il figlio lo denunciò per aver massacrato un cucciolo, dopo due anni di battaglie legali il giudice lo dichiara innocente

GIULIANOVA. Dipinto come una persona violenta nei confronti degli animali. Sbattuto in prima pagina per le accuse mossegli dal figlio, con forti disturbi psichici, di aver prima seviziato e poi ucciso un gattino di pochi giorni dopo averlo schiacciato e preso infine a bastonate. Una storia davvero triste e raccapricciante scaturita dalla fantasia di una mente problematica, con scarso equilibrio e con distorta rappresentazione della realtà. Tant’è che nel settembre del 2011, precisamente il 9, I.D.B., pensionato di 81 anni, giuliese con una vita lavorativa di sacrifici da emigrante in Germania, fu accusato anche sui media di aver tolto la vita con crudeltà anche ad altri felini. Esattamente dopo due anni, a conclusione di un processo penale a carico dell’ultraottantenne, assistito dagli avvocati Francesco e Pier Francesco Manisco di Giulianova, è stato assolto dal giudice penale del Tribunale di Teramo Belinda Pignotti perché “il fatto non sussiste”. La tesi dell'accusa, che aveva chiesto per I.D.B. una condanna a sei mesi di reclusione, non è stata provata nel corso dell'istruttoria dibattimentale. In quella sede sono emersi dettagli che non potevano che condurre alla totale estraneità del povero anziano rispetto ai fatti attribuitigli. In particolare l'arma del delitto non è stata mai rinvenuta e l'esame autoptico non ha avvalorato le modalità del fatto di cui al capo d'imputazione lasciando margini per una ricostruzione diversa sulle cause della morte dell'animale che, in effetti, aveva solo una piccola ma profonda ferita alla base del cranio. Dall’esame autoptico, eseguito dai medici Antonini e Podaviri-Vulpiani, è emerso che il gattino presentava un edema sottocutaneo esteso alla base del cranio e relativa frattura delle ossa con fuoriuscita di materia cerebrale. Secondo la ricostruzione, il gattino era sicuramente morto a causa di un trauma, ma entrambi gli esperti hanno escluso che potesse essere stato calpestato. Non è stato esclusa la caduta accidentale dall’alto dell’animale che avrebbe potuto produrre il trauma. Per I.D.B. un’odissea durata due anni che lo ha provato non poco sotto il profilo psicologico e fisico. Ha dovuto subire interrogatori e le varie fasi del processo per vedere poi prevalere ciò che lui stesso ha sempre ripetuto con forza: “Sono innocente”. (al.al.)