Giulianova, annega a 16 anni mentre nuota con gli amici

La vittima era una promessa del basket di Campli: dieci anni fa era arrivato dal Marocco con i genitori

GIULIANOVA. Entra in acqua con gli amici,ma annega a pochi metri dalla riva. Ayoub Fathallah, 16 anni marocchino residente a Campli, è morto ieri pomeriggio davanti allo stabilimento Azzurro mare. Sono stati inutili i soccorsi del bagnino e degli operatori del 118. Erano le 17,30 quando Ayoub, originario di Agadir in Marocco, ma residente a Campli con i suoi genitori, è andato a fare il bagno con alcuni amici. Mentre alcuni di loro si sono diretti a nuoto verso le boe che separano le acque balneabili da quelle del porto, il sedicenne è rimasto indietro, forse perché aveva avvertito un malore, stazionando poco prima del cartello che indica il limite acque sicure. Il bagnino dell’Azzurro mare, vedendo i ragazzi dirigersi a nuoto pericolosamente verso gli scogli, si è avvicinato a loro e, col fischietto, ha fatto cenno di tornare indietro. A pochi metri, però, si stava consumando la tragedia.

Alcune bagnanti, vedendo il corpo del giovane, hanno chiamato il bagnino che si è tuffato a recuperarlo. Secondo le ricostruzioni degli amici del sedicenne, che studiava e giocava nella squadra del Campli basket “Nino Di Annunzio”, Ayoub aveva mangiato prima di andare a fare il bagno e, probabilmente, accusando un malore, aveva cercato di riavvicinarsi alla riva e uscire dall’acqua. Il bagnino dello stabilimento balneare ha tentato di rianimarlo, praticandogli il massaggio cardiaco, che sembrava, in un primo momento, aver avuto effetto positivo, visto che il ragazzo ha cacciato fuori un po’ dell’acqua ingerita durante lo stato di incoscienza. Una bagnante, nel frattempo, ha avvisato il 118 dicendo che un ragazzo si era sentito male e che il bagnino aveva bisogno di aiuto. L’ambulanza è arrivata di lì a poco seguita da un’auto medica con a bordo il defibrillatore. Sul posto, però, gli operatori si sono subito resi conto che non c’era più nulla da fare perché il suo cuore era già in asistolia. Il ragazzo è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale civile di Giulianova, dove i medici hanno tentato di rianimarlo iniettandogli adrenalina e praticandogli nuovamente il massaggio cardiaco, ma il cuore di Ayoub si è fermato. I suoi amici hanno poi chiamato i genitori del ragazzo, che si sono subito precipitati da Campli a Giulianova. Sulla pagina Facebook di Ayoub, solo pochi minuti dopo aver appreso la notizia, già decine di amici hanno lasciato il loro messaggio di saluto, messaggi dolorosi che hanno preso il posto delle tante foto scattate in compagnia tra un sorriso e una pizza. «Perché amico mio, perché?», ha scritto il suo amico del cuore, «Addio amico, sarai sempre nel mio cuore. Grazie per essere stato con me, grazie per essere stato con tutti noi, grazie di tutto. Ora non potrò più vedere il tuo sorriso contagioso. Addio caro amico». E ancora: «Grazie di tutto amico mio, non meritavi tutto questo, ti voglio bene».

Margherita Totaro

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