Giulianova, la studentessa si è svegliata dal coma

Dopo quattro giorni apre gli occhi e sorride ai genitori la ragazza di 18 anni che si è sentita male al liceo artistico

TERAMO. Sorride ai genitori e alla vita nel giorno in cui esce dal coma che l’aveva inghiottita martedì mattina, quando a scuola si era sentita male per una fibrillazione ventricolare. La studentessa di 18 anni è sveglia. Il nuovo tentativo fatto dai medici della rianimazione del Mazzini è andato a buon fine: ieri mattina a D.D.L., giovanissima donna di Giulianova, è stata sospesa la sedazione. Lei ha riconosciuto i genitori, ha regalato un sorriso a chi in questi interminabili giorni non l’ha mai lasciata sola. I primi accertamenti hanno escluso danni cerebrali, anche se è evidente che il recupero si annuncia lungo e complesso. Ma l’uscita dal tunnel adesso è sicuramente più vicina.

La studentessa si è accasciata a terra alle 8.20 di martedì ,poco prima che in un’aula del liceo artistico Montauti di via Diaz iniziasse la lezione di figura disegnata. Era sulla soglia dell’aula quando, improvvisamente, si è accasciata a terra.

Sin da subito insegnanti e compagni di classe hanno capito la gravità delle sue condizioni. L’allarme è scattato immediatamente: in pochi istanti sono arrivate l’ambulanza del 118 e l’equipaggio della Croce rossa, dotato di un defibrillatore semiautomatico, raggiunto poco dopo da un’automedica. Agli operatori è stato subito chiaro che si trattava di un’aritmia cardiaca sfociata in una fibrillazione ventricolare, una condizione in cui il cuore batte troppo velocemente per cui nei fatti è come se non battesse.

La ragazza è stata defibrillata tre, quattro volte, prima che il battito riprendesse regolarmente. Un intervento fatto in tempi record che molto probabilmente le ha salvato la vita. Ma non è tornata cosciente. E’ stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Mazzini, dove è arrivata respirando spontaneamente. Immediatamente è stata sottoposta ad una serie di esami clinici, tra cui un’ecografia al cuore, che hanno portato alla luce una patologia di cui la studentessa non sapeva di soffrire: una miocardiopatia congenita ipertrofica.

Si tratta di un ispessimento del muscolo cardiaco, per cui un setto del suo cuore è grande il doppio di quanto dovrebbe essere. I medici la definiscono una malattia subdola che può non dare sintomi per anni e che poi esplode all’improvviso, proprio come nel caso della giovane studentessa che da un giorno all’altro si è sentita male. Sembra che anche la madre soffra di una patologia del genere, che è ereditaria.

A scuola, intanto, i suoi compagni e gli insegnanti l’aspettano. Subito dopo il malore la preside Loredana Di Giampa olo aveva lanciato l’augurio « di rivederla presto in classe ». Da ieri mattina questo traguardo è sicuramente più vicino.

©RIPRODUZIONE RISERVATA