«Ho chiesto al papa di venire a Teramo»

Brucchi, don Pietro, il vescovo Seccia e 250 fedeli in udienza dal pontefice. Il sindaco: l’ho invitato in città, lui ha annuito

TERAMO. «È stata un’emozione grande, di quelle che poche volte si provano nella vita». Davanti al carisma di papa Francesco, la voce del sindaco Maurizio Brucchi quasi tremava. Ma ha trovato comunque la forza per invitare Bergoglio a Teramo, provandogli a descrivere la gioia che darebbe agli abitanti di questa città. Un’occasione speciale, per il primo cittadino e per una piccola delegazione diocesana, guidata dal vescovo Michele Seccia e dal parrocco Cartecchio don Piero Lalloni,ricevuta in udienza privata dal pontefice per la benedizione della prima pietra della chiesa del Risorto che nascerà a Colleatterrato alto. Con loro, anche 250 fedeli, arrivati a Roma con cinque pullman. Si sono mischiati ai 100mila di piazza San Pietro a sentire parole di pace e speranza, nonostante tutto, nonostante la minaccia di un conflitto internazionale dalle proporzioni imprevedibili.

«Il Papa ha parlato della Siria», ricorda Brucchi, «rinnovando il suo invito al digiuno e alla preghiera, specie nell’arco della giornata di sabato. Abbiamo visto la sua auto attraversare la piazza da un lato all’altro, come a tuffarsi in un bagno di folla». I fedeli teramani sono rimasti più indietro, mentre sindaco, vescovo e parroco di Cartecchio si sono sistemati davanti. «Eravamo a pochi metri dal Papa», continua il sindaco, «che poi, piano piano, ha raggiunto tutti i gruppi designati per un colloquio privato. A poco a poco è arrivato anche il nostro turno».

Così, la piccola delegazione si è trovata davanti un’immagine inedita del pontefice. «Il Papa», commenta monsignor Seccia, «è stato molto cordiale con noi, nonostante sia apparso un po’ affaticato». Nonostante questo, ha benedetto con decisione la prima pietra del Risorto. «Ho chiesto anche una benedizione per la mia diocesi», prosegue Seccia «e per tutte le famiglie teramane in un momento di grande povertà e di particolare sofferenza». Qui, il sindaco ha azzardato l’invito al pontefice. Un invito che fa il paio con quello lanciato dalla comunità aquilana, colpita dal grave sisma del 6 aprile 2009. Qualche giorno fa, infatti, in occasione della chiusura della Perdonanza celestiniana, in tanti hanno espresso l’auspicio di vedere Papa Bergoglio partecipare all’apertura della Porta Santa.

«La presenza del Papa sarebbe molto importante per Teramo», sottolinea Brucchi. «Io l’ho invitato. Lui ha annuito. Confido che un giorno la nostra città possa ricevere questo regalo». Nel 1985, Papa Giovanni Paolo II fece visita a Teramo e San Gabriele. A Bergoglio è stato donato un ritratto eseguito dal maestro teramano Franco Tommarelli. «Il pontefice mi ha regalato un rosario», conclude il sindaco, «lo conserverò con cura».

©RIPRODUZIONE RISERVATA