I balneatori installano barriere di massi  

Alba, posati blocchi di cemento per evitare danni peggiori dalla nuova mareggiata prevista nelle prossime ore

ALBA ADRIATICA. Ad Alba Adriatica è corsa contro il tempo per proteggere ciò che resta degli stabilimenti balneari devastati dalle mareggiate di martedì e mercoledì. Per tutta la giornata di ieri, infatti, ruspe cingolate e un esercito di operai hanno sfidato il maltempo per installare pesanti blocchi di cemento, creando barriere fisiche in grado di ridurre i danni delle mareggiate previste in queste ore. A consentire l’opera di installazione delle barriere è stata un’ordinanza contingibile e urgente firmata giovedì sera dal sindaco Antonietta Casciotti, motivata dalla straordinarietà della situazione e al fine «di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana». La misura, che potrebbe essere allargata alle spiagge libere, al momento è a carico dei privati stessi, in attesa del riconoscimento dello stato di calamità naturale e di possibili risarcimenti per i danni subiti. Della loro installazione se ne parla da tempo in città, sulla scorta di quanto già autorizzato in località limitrofe. I blocchi, ad ogni modo, serviranno per proteggere gli stabilimenti solo in vista della stagione invernale: si tratta infatti di misura temporanea e urgente in attesa di interventi corposi e di più ampi progetti di messa in sicurezza della costa.
TORTORETO. A Tortoreto, dove le mareggiate hanno provocato solo allagamenti e l’arenile è più ampio, si opterà per la realizzazione delle dune artificiali di sabbia sul modello di Riccione. A ribadirlo sono i balneatori e gli albergatori: «Nell'ottica di una rinnovata collaborazione con l'amministrazione comunale, nei prossimi giorni verrà data una forte spinta all'iter burocratico per la realizzazione di dune di sabbia sull'arenile, finalizzate al mantenimento di quest'ultimo».
PINETO. Subito i massi a protezione anche per la costa nord di Pineto. È l’azione immediata ed urgente scaturita ieri durante un incontro tenutosi a Villa Filiani tra Comune, operatori turistici e Regione, rappresentata dal sottosegretario Umberto D’Annuntiis che si è detto disponibile a far iniziare i lavori di messa in sicurezza. Il primo cittadino Robert Verrocchio davanti ad una platea preoccupata per il futuro della costa di Villa Ardente ha ribadito la richiesta di stato d’emergenza ponendo in essere immediate azioni dirette a tamponare le onde che continuano ad mangiare il terreno sotto la pista ciclabile tra via Piemonte e il sottopasso Torrieri. Quello che doveva essere un incontro istituzionale si è trasformato in un dibattito tra quelle che potrebbero essere le azioni più idonee per mitigare la forza del mare. Tutti hanno ribadito la necessità di scogliere emerse orizzontali come soluzione principe votata all’unanimità in consiglio comunale. Il presidente del comitato “Via Liguria” Roberto Bernaudo ha posto l’accento su come il nuovo porto in costruzione a Roseto e la deviazione verso sud del fiume Vomano costituiscano le cause maggiori di un aumento dell’erosione della costa nord pinetese. Molti i titolari di alberghi minacciano di non riaprire al pubblico a causa della mancanza di spiaggia. Simona Leonzio dell’hotel Ambasciatori ha fatto notare come le prenotazioni turistiche che vengono fatte a gennaio siano di fatto impossibili se la situazione non sarà sanata a breve con barriere a tutela non solo della pista ciclabile ma anche delle case. Rosanna Marchetti, che ha un’abitazione proprio vista mare Pineta Catucci acquistata nel 1972, ha detto: «Sono scampata al terremoto dell’Aquila, ora rischio anche la casa di Pineto: bisogna intervenire». Tania Brocco dell’hotel “Il Veliero” aggiunge: «Prima pagavo il canone demaniale per 1.600 mq, adesso non abbiamo più nulla e quindi mi sento di non pagare più. Abbiamo il contatore della luce a terra, i tubi rotti, fognature distrutte. La prossima stagione non so come possa andare a finire».
ROSETO. Sollecitare l’amministrazione comunale a muoversi concretamente per risolvere il problema dell’erosione delle spiagge di Roseto e Cologna Spiaggia. È questo l’obiettivo della mozione “Problema erosione spiagge Roseto e Cologna”, presentata ieri dai tre consiglieri d’opposizione Enio Pavone, Angelo Marcone e Alessandro Recchiuti. «Le spiagge rosetane sono interessate, da molti anni, dall’erosione», dichiarano, «le scogliere presenti nelle zone sud e nord di Roseto e a Cologna Spiaggia, negli anni, si sono adagiate sul fondo perdendo la loro efficacia. Le soluzioni finora adottate, ovvero il ripascimento morbido, hanno prodotto un enorme esborso di fondi pubblici senza portare benefici concreti. Invitiamo il sindaco a convocare un consiglio straordinario», concludono, «sul problema».
SILVI. Il senatore di Idea - Cambiamo Gaetano Quagliariello, insieme al sindaco di Silvi Andrea Scordella, al vicesindaco Fabrizio Valloscura e al consigliere provinciale Beta Costantini, ha visitato ieri il litorale colpito dalle mareggiate e ha ribadito l'impegno a lavorare in Parlamento in sede di manovra finanziaria, in collaborazione con la Regione e le istituzioni territoriali, affinché il governo si faccia carico delle risorse necessarie per fronteggiare l'emergenza e per la messa in sicurezza del territorio.(l.t.-d.f.-l.v.)
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