I manga alla conquista di Teramo Comix / Le foto 

I personaggi dei fumetti giapponesi trionfano nel concorso di “cosplayers” che ha chiuso la rassegna del fumetto

TERAMO. Trionfo per i manga giapponesi nel concorso di cosplayers che ha chiuso ieri in città l'ultima giornata di Teramo Comix. Sono stati in molti gli appassionati arrivati travestiti di tutto punto, come i propri beniamini, per prendere parte all'iniziativa organizzata dalla rassegna teramana del fumetto e del disegno, oramai alla 21° edizione. I cosplayers non si sono lasciati spaventare dal cattivo tempo, sono giunti da tutta la provincia e non solo, alcuni anche dalle Marche. Tra gli stand degli espositori provenienti da tutt'Italia figure curiose si aggiravano nel pomeriggio, alcune più riconoscibili come Wolverine, Dylan Dog o personaggi di Batman, altri meno, come i protagonisti di manga giapponesi, personaggi di giochi di ruolo o personificazioni di vocaloid, (sintetizzatori software dal volto umano).

Impossibile non notare le espressioni curiose e divertite dei visitatori che si aggiravano nel tendone di piazza Martiri della Libertà che ha ospitato la manifestazione, organizzata dall'associazione "Amici del fumetto", in collaborazione con "Teramo Nostra" e con il patrocinio del Comune. Fra gli stand, tra volumi, film, accessori del settore e speciali annulli filatelici, c'erano gli allievi della Scuola internazionale di Comics, giovani fumettisti come Ivan Di Marcello e disegnatori di lunga fama. Fra questi Ernesto Pugliese disegnatore di Brandon, Marco Bianchini disegnatore di Tex, Claudio Chiaverotti scrittore di Brandon e Dylan Dog, per finire con i teramani Edoardo Morricone, fumettista negli anni '70 per Alan Ford, che in questa edizione di Teramo Comix ha portato alla stampa una storia rimasta per anni nel cassetto, "Flap", e Carmine Di Giandomenico disegnatore per la Marvel americana. Soddisfatti gli organizzatori: «La rassegna cresce di anno in anno» ha spiegato il presidente Umberto De Paulis, «Tuttavia qui forse c'è ancora l'idea che il fumetto sia roba da bambini, se ci fosse maggiore partecipazione da parte degli sponsor e dall'amministrazione si potrebbe seguire l'esempio di Lucca dove l'arte delle nuvole è diventata un ottimo investimento per il territorio».

Emanuela Michini

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