Il giudice allontana i vicini di casa molesti 

Silvi, restano nella stessa abitazione ma con particolari divieti: avrebbero minacciato una condomina con un coltello

SILVI. Il giudice vieta a una coppia di avvicinarsi ai vicini di casa: è un’altra storia di stalking condominiale quella che ha portato il giudice monocratico Giovanni Cirillo all’emissione di un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di un uomo e di una donna residenti a Silvi. Secondo l’accusa i due (viene contestata l’ipotesi di reato di atti persecutori in concorso) in più occasioni avrebbero molestato e minacciato la coppia che vive nell’appartamento che si trova vicino al loro (coppia assistita dall’avvocato Antonio Del Vecchio). I due finiti sotto accusa restano nell’abitazione ma non possono avvicinarsi agli altri. A tal proposito così ha disposto il giudice: «In caso di incontri a ridosso delle rispettive abitazioni devono allontanarsi immediatamente».
In una occasione l’uomo avrebbe inseguito la donna per le scale brandendo un coltello. E non solo. Gli atti persecutori sarebbero aumentati nel momento i cui i due hanno avuto un bambino. «Reagiscono», ha scritto il giudice, «gridando e sbraitando tutte le volte che il neonato piange, minacciano i vicini di far loro del male anche indirettamente». E a questo proposito il giudice cita il fatto che l’uomo una volta, incrociando per le scale la mamma della vicina, le avrebbe fatto il gesto di tagliarle la gola. «Con le condotte sin qui descritte», si legge nel provvedimento, «hanno ingenerato negli interessati un perdurante e grave stato d’ansia e paura per la propria incolumità, costringendoli altresì a modificare le proprie abitudini di vita (in particolare cercando di adeguare tempi e modi di uscita agli spostamenti, rinunciando ad ingaggi lavorativi che non consentono un’assidua presenza in casa)». Va detto che sulla vicenda è già in corso un altro procedimento davanti allo stesso giudice Cirillo.(d.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .