Il mondo sfila all'Interamnia: il corteo dei 2.500 atleti invade le strade di Teramo / Video - Foto

Il corteo colorato apre la festa della pallamano. La delegazione danese presente con 535 atleti. Esordio di Panama, Nepal e Zimbawe
TERAMO. E’ stata un’invasione vichinga quella di ieri sera a piazza Martiri della Libertà, dove la delegazione danese è stata la protagonista indiscussa della parata inaugurale della Coppa Intermania con i suoi 535 atleti. A fare da contraltare l’Iran, la delegazione più piccina composta da un solo componente, un arbitro.
I numeri non sono più quelli da record delle passate edizioni, ma sfavillio, musica, cori e goliardia dei giovani atleti provenienti da quattro continenti hanno reso immutata la magia della grande parata inaugurale a cui hanno preso parte circa 2.500 atleti. Il giorno dell’abbraccio tra la città e i giovani provenienti da 30 nazioni con 140 delegazioni è sempre il più bello e la suggestione non è mancata nemmeno ieri sera quando alle 21,40 ha avuto inizio la Coppa Interamnia numero 42. Gli atleti si sono messi in moto da viale Mazzini e sono arrivati in piazza attraversando corso San Giorgio tra due ali di folla. Ad attendere i partecipanti, oltre al patron Pierluigi Montauti, anche le autorità guidate dal sindaco Maurizio Brucchi. I primi atleti a ricevere l’applauso e il benvenuto dei due presentatori, Mirella Lelli e Luigi Aurelio Pomante, sono stati quelli delle isole francesi Reunion, preceduti da un corteo di Harley-Davidson e da una sfilata di auto d’epoca curata dalla concessionaria dell’imprenditore recentemente scomparso Alfonso Di Patrizio ricordato in un saluto che ha voluto portare una delegazione ungherese attraverso le parole del sindaco Brucchi. A salutare gli atleti con un messaggio letto da Pomante anche Antonio Forlini, uno dei pionieri della manifestazione insieme al patron Pierluigi Montauti, Marcello Di Giovanni e Carlo Albera, che seppur costretto a casa da una grave malattia ha voluto esserci con lo spirito. Tornando ai numeri, la delegazione più numerosa dopo quella della Danimarca è l’Italia l con 11 club 20 squadre per un totale di 368 persone, seguita dalla Polonia con 12 club, 17 squadre e un totale di 221 persone. Folkloristico il gruppo bandistico proveniente da Panama che ha aperto lo spettacolo in piazza con due danzatori in abiti tipici accompagnati dalla musica dei 22 componenti del gruppo, ma anche la sfilata in abiti tipici del Tibet con tanto di bandiere della pace e del Nepal che quest’anno ha preso parte al torneo per la prima volta insieme allo Zimbawe che ha fatto il suo esordio con due squadre femminili studentesche. Subito dopo la parata è stata inaugurata in via Muzii la mostra dei cimeli, foto, vecchi trofei, coppe gelosamente custoditi dall’organizzazzione che ha ripercorso così gli oltre 40 anni della coppa.
Marianna De Troia
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