Il Pd lancia l’alleanza con il M5S ma i pentastellati dettano regole 

Di Sante: «Per le amministrative niente è escluso». Tacchetti nominato commissario dei Democratici  Il portavoce dei grillini Talamonti replica: «Non chiudiamo la porta, ma senza Ciancaione non si tratta» 

ROSETO. Il Pd insieme al Movimento 5 stelle in vista delle elezioni amministrative di Roseto? Sarebbe auspicabile per il presidente del Pd Giuseppe Di Sante, anche alla luce della situazione nazionale, ma i pentastellati locali, pur non chiudendo completamente la porta, si dicono aperti a un eventuale dialogo ma insieme al consigliere Rosaria Ciancaione, esponente di gruppi civici dopo un passato con Leu. «Da qui alle elezioni possono cambiare molte cose», dice di Sante, «non è detto che non possiamo aprire un confronto con il gruppo locale dei 5 stelle».
Alcune settimane fa prima l’onorevole Valentina Corneli, poi il coordinatore locale, Luigi Talamonti, hanno confermato una coalizione tra loro e le due liste riferibili a Ciancaione, ovvero “Un’altra idea di Roseto 21.0” e “Roseto protagonista e coraggiosa”. «Noi, come abbiamo già detto», precisa Talamonti in risposta a Di Sante, «siamo aperti al confronto sia con i partiti sia con altri civici. Le porte non le chiudiamo a nessuno, ma una cosa deve essere certa: chiunque voglia confrontarsi con noi sappia che noi siamo insieme a Rosaria Ciancaione. Abbiamo iniziato questo percorso tre anni fa e lo portiamo avanti».
Sul candidato sindaco in questa coalizione ancora c’è incertezza, ma Di Sante è convinto che alla fine si ripresenterà Ciancaione. «Non l’ha annunciato», spiega Di Sante, «ma è più che probabile. Io sinceramente vedo questa coalizione debole e credo dunque che da qui alle elezioni gli schieramenti possono cambiare».
Fin qui però, a parte la coalizione tra 5 stelle e Ciancaione e i contatti tra i civici di centrodestra e Giulio Sottanelli e Mario Nugnes e tra questi ultimi e i civici di centrosinistra rappresentati da Franco Di Bonaventura ed Enzo Frattari, la situazione è ancora molto caotica, così come è complessa la situazione del partito democratico locale. Più volte l’attuale sindaco Sabatino Di Girolamo ha espresso la volontà di ricandidarsi per un secondo mandato, ma per farlo ha bisogno che il suo partito, il Pd, si ricostituisca a livello dirigenziale.
E intanto, dopo le dimissioni di quattro mesi fa del segretario del Pd rosetano Simone Aloisi, il Pd regionale, in sintonia con il provinciale di Teramo, ha deciso di dare una guida certa al pd rosetano: il segretario Michele Fina ha infatti nominato commissario del partito democratico di Roseto Simone Tacchetti, già membro della segreteria provinciale e segretario del circolo di Cologna Spiaggia. «Dopo le dimissioni del segretario dell'Unione comunale», dichiara in una nota Piergiorgio Possenti, segretario provinciale del Pd, «si è resa necessaria una operazione che riportasse chiarezza e trasparenza nell'agire del partito democratico che non solo è forza di governo della città, ma anche punto di riferimento di tanti iscritti e cittadini rosetani. Le imminenti elezioni amministrative, per le quali il partito democratico è già al lavoro con idee e contenuti per la città a supporto dell'attuale gruppo consiliare, e la strategica importanza che Roseto ha, non solo in quanto seconda città della provincia per abitanti ma anche per la sua posizione e le sue numerose risorse, hanno spinto il Pd ad ulteriori riflessioni e azioni per riportare nel partito rosetano un necessario clima di serenità che permetta di affrontare tutte le future sfide». Possenti giudica positivo il bilancio dell’attuale amministrazione rosetana con la guida del sindaco Sabatino Di Girolamo. «Non possiamo disperdere questi risultati», aggiunge Possenti, «e dobbiamo continuare come partito democratico a lavorare per il bene dell’intera comunità di Roseto. Esprimiamo tutto il nostro sostegno e un sincero augurio di buon lavoro a Simone Tacchetti».
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