Il prefetto Soldà trasferito d'urgenza

Tra pochi giorni lascia Teramo per sostituire il collega indagato a Frosinone

TERAMO. Il prefetto Eugenio Soldà lascerà Teramo entro pochissimi giorni. E' stato disposto dal ministero dell'Interno il trasferimento urgente a Frosinone dove prenderà il posto di Paolino Maddaloni. Spostamento avvenuto a sorpresa in quanto Maddaloni è imputato davanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per il reato di turbativa d'asta relativo all'appalto delle centraline di misurazione della qualità dell'aria a Caserta.

Accusa per la quale, durante un distinto procedimento, è stato condannato l'ex consigliere regionale del Lazio dell'Uder Nicola Ferraro. Maddaloni è stato inoltre intercettato mentre conversava con l'ex sindaco di Casapesenna, Fortunato Zagaria, omonimo del boss Michele dei Casalesi, al quale forniva istruzioni sulla data ultima nella quale si sarebbero dovuti dimettere la maggior parte dei consiglieri comunali per ottenere lo svolgimento del consiglio e, di conseguenza, le elezioni anticipate. Obiettivo di Fortunato Zagaria, all'epoca vicesindaco, era liberarsi del sindaco Giovanni Zara e prenderne il posto, come poi avvenne.

Eugenio Soldà andrà dunque risolvere una situazione a dir poco spinosa per il ministero. Il trasferimento, che non rientra nella normale e ciclica turnazione dei prefetti, lascia scoperto il posto al palazzo del governo di Teramo. Appunto perchè si esce fuori dall'ordinario giro di sostituzioni, pare che il ministero dell'Interno possa impiegare più tempo a nominare il successore.

Eugenio Soldà era arrivato a Teramo ai primi del 2010 da Padova, dove ricopriva il ruolo da viceprefetto vicario a Padova. Il funzionazio ministeriale era stato a Padova per poco più di due anni. Precedentemente Soldà era stato a Siena, dove era stato viceprefetto dall'ottobre del 2003. Soldà, 58 anni, originario di Roma, sposato con Antonella Picistrelli e con un figlio, ha una lunga storia professionale. In precedenza ha avuto incarichi a Venezia, alla segreteria del ministro dell'Interno, alla Direzione generale dell'amministrazione civile, alla Direzione centrale del personale, oltre ad essere stato capo di gabinetto della prefettura di Pavia e di Pisa. E' stato nella segreteria particolare di Scalfaro, Fanfani, Gava, Scotti e Mancino. Ed è stato anche commissario del Comune di Pagani (Salerno), sciolto ai sensi della legge antimafia.

Nei 13 mesi di permanenza a Teramo Soldà ha preso alcune decisioni che hanno avuto eco, l'istituzione della cosiddetta zona rossa che lui creò in centro storico, in particolare corso San Giorgio, all'indomani degli scontri fra le fazioni di destra e di sinistra. Gli ultimi predecessori di Soldà a Teramo sono stati Francesco Camerino, rimasto in città 4 anni e ancor prima di lui Eugenio La Rosa.

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