L'hotel diventa residence per anziani

Lo storico Podio di Poggio Cono riapre con cinquanta stanze di lusso

TERAMO. Ogni teramano ha festeggiato qui almeno un matrimonio, un compleanno o una ricorrenza. All'hotel Podio di Poggio Cono negli anni '80 si veniva per le occasioni importanti, i grandi banchetti o per le cene d'affari. Dopo la chiusura si è trasformato invece nel tempio delle feste private, soprattutto quelle per i 18 anni, ospitate nei grandi saloni o nella discoteca al piano terra.

Oggi dopo anni di silenzio il Podio sta lentamente riprendendo vita: tornerà ad essere un hotel ma questa volta dedicato alle persone anziane. Niente a che vedere con una casa di riposo però, sarà piuttosto un residence per chi vorrà passare la sua terza età vivendo in collina, immerso nel verde, in piena autonomia. Nei grandi saloni si darà di nuovo spazio ai banchetti, con la riapertura di ristorante e pizzeria nella taverna rustica a piano terra. Questi sono i progetti che l'imprenditore teramano Umberto Ricci ha in serbo per riportare al suo antico splendore il glorioso Podio. «Si chiamerà hotel San Domenico», annuncia Ricci, «Domenico era il nome di mio padre».

La struttura, costruita alla fine degli anni '70, è stata riacquistata da Ricci cinque anni fa. Da due vanno avanti i lavori di ristrutturazione. «Speriamo di poter partire presto, almeno con il ristorante e con le camere per la lunga permanenza, vorrei aprirne all'inizio una ventina», racconta Ricci, «poi gli altri progetti verranno strada facendo».

I posti a disposizione nell'hotel-residence dovrebbero essere una cinquantina: camere singole, doppie e anche triple tutte con bagno. I pasti verranno serviti dal ristorante. Un pacchetto che verrebbe a costare, in base alla grandezza della stanza scelta, dalle 1.800 alle 1.400 euro mensili a persona. I posti di lavoro creati dall'hotel a pieno regime potrebbero essere almeno una trentina. «Sarà un hotel per gli anziani soli ancora autonomi e vogliono stare per conto proprio», spiega Ricci, «penseremo anche ad un collegamento con Teramo con un piccolo bus per i loro spostamenti».

Ricci sta allestendo una serie di laboratori per la lavorazione e la conservazione dei cibi che verranno serviti agli ospiti, dalla carne, alla pasta ai dolci. «Sarà tutto prodotto qui dentro», spiega, «sono in attesa delle autorizzazioni necessarie per partire». Il 2011 potrebbe essere l'anno della riapertura. Intoppi permettendo, s'intende, visto che già un anno fa, nell'agosto 2009, i lavori si erano fermati per un sequestro della polizia municipale. Secondo i vigili i lavori non sarebbero stati autorizzati, così come la sopraelevazione di un piano. Un dissequestro parziale, poi, ha permesso di andare avanti con la ristrutturazione.

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