Flavia Di Bonaventura, la 22enne di Roseto investita e uccisa da una macchina mentre era in sella a una bici

ROSETO

L'uomo che ha investito Flavia: "Non l'ho vista, pensavo di aver colpito un segnale stradale"

Il 34enne ubriaco alla guida dell’auto che ha travolto la 22enne e due amici tra le lacrime: "Chiedo scusa, sono addolorato"

ROSETO. Per quaranta minuti ha risposto alle domande del giudice. Tra le lacrime. Il 34enne cameriere di Atri Davide De Felicibus, da sabato agli arresti domiciliari per aver travolto e ucciso mentre guidava ubriaco la 22enne di Roseto Flavia Di Bonaventura e ferito altri due ragazzi, al giudice ha detto di non aver visto i giovani che in bicicletta viaggiavano sulla statale 16 a Scerne di Pineto.

«Non li ho visti», ha ripetuto al gip Roberto Veneziano che ha firmato la misura cautelare chiesta dalla Procura, «quel tratto era buio e io non ho visto nessuno. Quando ho sentito il rumore della macchina pensavo di aver urtato un segnale stradale. Mi sono fermato, sono sceso dalla vettura e solo allora ho capito.Le parole non servono a riportare in vita le persone, ma sono profondamente addolorato per quello che è successo».

leggi anche: Arrestato il giovane che ha travolto Flavia  Ai domiciliari il 34enne che guidava ubriaco. Il papà della ragazza: «Niente vendetta fine a se stessa, ma chi ha sbagliato paghi»

Codice della strada alla mano, non aver visto le vittime non può assolutamente essere ritenuta un’attenuante. La norma parla chiaramente di “distanza di visibilità”, ovvero: il conducente di notte deve tenere una velocità congrua che gli permetta di fermarsi entro il campo illuminato dai fari della sua vettura.

L’uomo, il cui tasso alcolemico al momento dell’incidente è risultato superiore a 1,5, era alla guida di una macchina senza copertura assicurativa: la vettura è di una sorella e il 34enne ha detto di non sapere che fosse senza assicurazione.

ARTICOLO COMPLETO SUL CENTRO IN EDICOLA