La Befana porta cenere e carbone per quattro opere pubbliche 

Depositati sacchetti davanti ai parcheggi di via Colombo, in un tratto di pista ciclabile senza muretto a Palazzo del Mare e al sottopasso di via Marche, vietati ai disabili. Petrini non gradisce l’ironia

ROSETO. Quattro sacche bianche con dentro cenere e carbone, e un biglietto allegato, lasciati da una Befana “in incognito” in quattro punti della città. E’ quello che alcuni cittadini hanno ritrovato ieri mattina in via Colombo, al Palazzo del Mare, in viale Marche e di fronte il lido Lina.
Non sono però luoghi scelti a caso perché, secondo il punto di vista della befana, ognuno presenta determinati problemi. In via Colombo, per esempio, sul bigliettino è scritto «Via Colombo, l’incompiuta e l’incompresa opera di riqualificazione. Ma era necessaria? La Befana». Alcuni parcheggi, infatti, sono chiusi da circa tre mesi per la manutenzione e, come dichiara il vicesindaco Simone Tacchetti, per riaprirli si dovrà attendere la crescita dell’erba che è stata già piantata. La Befana, però, si riferisce più all’opera in sé e a come è stata realizzata tre anni fa, una superficie in erba che necessiterebbe di una manutenzione ordinaria difficile da fare con regolarità. «Per una pista ciclabile fruibile e percorribile in sicurezza, senza essere sepolta dalla sabbia» è invece il biglietto lasciato di fronte il lido Lina, perché in quel punto, non essendoci una barriera tra la spiaggia e parte pedonale, ed essendo stato buttato giù il muretto, in caso di vento forte la sabbia invade la pedonale, la ciclabile fino ad arrivare in strada. Lì dovrebbero andarci delle siepi per cercare di arginare il problema, ma per il momento non è un intervento previsto.
Gli altri due bigliettini, con le relative sacche, sono stati ritrovati all’ingresso del Palazzo del Mare e sull’ascensore non funzionante del sottopasso di viale Marche, con scritte simili, che inneggiano alla «libertà di movimento e partecipazione, è un diritto»: in entrambi i luoghi, infatti, ci sono due ascensori non funzionanti da diversi anni che impediscono la mobilità ai disabili ma, mentre al Palazzo del Mare non si può accedere al piano superiore dove c’è la sala nella quale si organizzano spesso eventi, in viale Marche i disabili non riescono ad accedere al sottopasso per la presenza degli scalini. In merito a ciò però, l’assessore alla manutenzione Nicola Petrini non ha gradito queste sacche. «Rispedisco queste sacche di cenere al mittente», dice Petrini, «perché credo di meritare un sacco con le caramelle visto che per entrambi gli ascensori a breve sono previsti interventi. Quello di viale Marche dovrebbe essere funzionante entro fine mese, mentre l’ascensore del palazzo del Mare ci vorrà un po’ di più. Vorrei sottolineare però che questi due ascensori torneranno a funzionare dopo tanti anni nei quali sono stati fermi, permettendo ai disabili di poter attraversare il sottopasso di viale Marche e di accedere al Palazzo del Mare».
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