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La guerra al biodigestore ora approda al Tar

MOSCIANO. Mercoledì al Tar dell’Aquila udienza sulla sospensiva richiesta dalla Cobeco Costruzioni srl (ricorso depositato il 13 novembre 2019) e dalla Deco spa (ricorso depositato il 22 novembre...

MOSCIANO. Mercoledì al Tar dell’Aquila udienza sulla sospensiva richiesta dalla Cobeco Costruzioni srl (ricorso depositato il 13 novembre 2019) e dalla Deco spa (ricorso depositato il 22 novembre 2019) suo biodigestore, un impianto che produrrebbe biometano lavorando rifiuti organici. Le due aziende in pratica chiedono l’annullamento del verbale della Regione in cui si autorizza la realizzazione, sul territorio del comune di Mosciano in zona stazione, dell’impianto da parte della Ctip Blue srl.
Anche l’amministrazione municipale moscianese si è pronunciata contro l’impianto per la produzione di biometano da digestione anaerobica. Tant’è che è stato affidato l’incarico ad un legale di fiducia di costituirsi al tribunale amministrativo per l’annullamento di tutti gli atti collegati all’autorizzazione unica e di quelli presupposti, connessi e consequenziali. Al momento, forse per una strategia diversa adottata dall’ente rispetto ai privati, non risulta che il Comune di Mosciano abbia depositato il ricorso.
Sul problema del biodigestore è intervenuta anche la consigliera di opposizione Nadia Baldini di “Obiettivo Mosciano” che, con una lettera del 30 ottobre, indirizzata al sindaco Giuliano Galiffi, a tutti i componenti dell’assemblea civica e alle associazioni “Selva Piana Sana e Pulita” e “Comitato Stazione”, ha avanzato all’assessore all’ambiente Antonio Burrini la richiesta di convocazione della commissione ambiente. All’ordine del giorno naturalmente doveva essere inserita la realizzazione del biodigestore.
Al momento, a distanza di un mese, nessuna commissione è stata convocata per discutere a livello istituzionale del problema. Baldini nella missiva non nasconde la sua contrarietà all’impianto. (al. al.)