ATRI

Liceo sportivo a numero chiuso, 13enne scrive al ministro

Tanti iscritti, ma l'Ufficio scolastico regionale dice no alla formazione di una seconda classe. E lo studente si rivolge a Patrizio Bianchi: "Perché non posso frequentare la scuola che ho scelto?"

ATRI. "Quando ho dovuto scegliere l'indirizzo della scuola superiore non ho avuto dubbi: il liceo dello sport di Atri. Ero felice signor ministro. Mi sembrava la realizzazione di un sogno. Non capisco perché nonostante ci siano 48 iscritti quest'anno verrà formata una sola classe. Perché non possiamo frequentare tutti la scuola che abbiamo scelto?". E' quanto scrive Alessandro, studente di terza media, in una lettera rivolta al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. La vicenda è quella della doppia classe negata dall'Ufficio scolastico regionale al liceo scientifico a indirizzo sportivo dell'IIS 'Adone Zoli' di Atri. A causa del sovrannumero di iscritti, i ragazzi dovranno superare una selezione con il rischio di dover ripiegare su un altro indirizzo o di dover scegliere un'altra città.

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Sulla questione si è già mobilitato il mondo politico, a partire, tra gli altri, dal governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, fino ad arrivare ai sindaci. Ricordando le richieste dei primi cittadini, dei docenti e dei genitori e sottolineando che non c'è stata risposta, lo studente afferma: "io so che lei mi ascolterà e non distruggerà il mio sogno e il sogno di altri studenti. Spero che non ci deluderà, che non permetterà che lo scoraggiamento ed il dispiacere ci inducano a pensare che non contiamo nulla".