Luminarie, si ribella la periferia di Alba «Sono solo in centro»

Il Comune bersaglio di proteste da Villa Fiore e Basciani Viviani (Pd): «L’amministrazione non deve discriminare»

ALBA ADRIATICA. Con le luminarie natalizie, il Comune di Alba Adriatica rischia l’effetto boomerang: gli addobbi pubblici fanno riappacificare l’amministrazione con i commercianti delle vie del centro dopo le aspre polemiche del passato, ma fanno arrabbiare il resto della città rimasto senza. Mentre viale della Vittoria e dintorni sono state illuminate a festa a spese dell’ente, infatti, a Villa Fiore sono stati commercianti, albergatori e semplici cittadini a fare la colletta e addobbare con le luci due tratti consecutivi del lungomare Marconi, mentre a contrada Basciani, che con la sua via Ascolana rappresenta la porta d’ingresso ovest della città, le luminarie sulle strade non ci sono proprio.

Così in tanti sembrano essersi risentiti delle parole esultanti dell’amministrazione comunale del sindaco Tonia Piccioni, con cui nei giorni scorsi veniva data notizia che quest’anno i fondi per le luminarie sono stati trovati e per tempo, così da venire incontro ai commercianti in tempo di crisi. A raccogliere il nuovo malcontento, ma evidentemente anche a stemperarne i toni accesi con cui sono stati presi d’assalto i telefoni del Comune per protestare, ci ha pensato ieri il segretario del Partito Democratico Gabriele Viviani, che ha bacchettato la Piccioni e i suoi: «Invito l’amministrazione a non creare discriminazioni all’interno del territorio comunale, perché così si rischia di dividere i diversi quartieri fra loro, ma si rischia anche che le luminarie “fai da te” sulle strade alimentino dissapori tra attività commerciali vicine».

Continua Viviani: «Sono d’accordo con il sindaco sull’importanza degli addobbi ed è per questo che i fondi, anche se pochi, dovrebbero essere distribuiti equamente, almeno tra le vie principali della città. Se necessario, come già successo in passato, si può anche cercare una collaborazione con i commercianti per far fronte ad una spesa cospicua che prenda in considerazione tutto il territorio. Resto comunque dell’idea che l’amministrazione dovrebbe trovare fondi adeguati agli addobbi natalizi, affinché la città sia resa accogliente non solo per i cittadini e i clienti delle attività commerciali, ma anche per i tanti turisti che ad Alba hanno investito per acquistare la seconda casa e decidono di tornare per le feste di Natale: ne va dell’immagine turistica della città». La solita questione pre-natalizia delle luminarie, quindi, sembra tutt’altro che chiusa con la “pace” siglata tra amministrazione e commercianti del centro città.

Luca Tomassoni

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