Mense, nuove tariffe con 4 scaglioni

Nelle scuole saranno in vigore a gennaio. Brucchi: «Il comitato delle mamme non mi ha dato un parere, ma io vado avanti»

TERAMO. Le tariffe per le mense scolastiche diventano quattro. L'amministrazione comunale, dopo la protesta contro l'aumento del prezzo dei buoni pasto inscenato dal comitato "Iostoconibimbi", ha rimodulato il sistema di pagamento del servizio. Da gennaio, dunque, entreranno in vigore le quote differenziate a seconda delle fasce di reddito.

Gli scaglioni introdotti con il provvedimento che nei prossimi giorni verrà approvato della giunta saranno quattro. La tariffa minima di 3,60 euro, che fino all'anno scolastisco scorso era in vigore per tutti, resterà applicata alle famiglie con una situazione reddituale annua che non supera i 10.600 euro. Le altre fasce sono così individuate: fino a 16mila euro Isee il costo sarà di 3,80 euro a buono pasto, mentre il prezzo salirà a 4,10 euro per redditi che non oltrepassino i 24mila euro l'anno. Al si sopra di questa soglia scatterà la tariffa massima di 4,40 euro. Tra le modifiche rientra anche la differenziazione a seconda delle fasce di reddito anche per le famiglie residenti fuori comune che, nel tariffario di partenza avrebbero dovuto sborsare 5 euro a pasto senza eccezioni. Anche per loro, dunque, da gennaio varranno i quattro scaglioni ai quali verrà applicata però una maggiorazione di 20 centesimi al prezzo corrispondente. La previsione della quota aggiuntiva è dovuta al fatto che l'amministrazione copre con proprie risorse una parte del costo della refezione e dunque chiede un esborso più alto alle ai non residenti che versano i tributi locali ai Comuni di appartenenza. Nella nuova delibera ha inserito un'ulteriore variazione che trae spunto dalle sollecitazioni lanciate dal comitato "Iostoconibimbi". Per il secondo figlio e gli eventuali successivi che usufruiscono del trasporto la famiglia pagherà la tariffa immediatamente inferiore rispetto a quella corrispondente alla propria fascia di reddito. Il sindaco ha anche comunicato alle mamme del comitato la disponibilità dell'ente a formare “comitati mensa" per controllare la qualità dei cibi. La Asl per ora non ha autorizzato visite di controllo dei genitori nelle cucine scolastiche ma su questo punto il dialogo intavolato dall'amministrazione non è ancora chiuso. «Tutte le modifiche sono state inviate al comitato da quasi un mese», conclude Brucchi, «ma non ho ancora ricevuto alcuna risposta».La parola ora passa alle mamme, che originariamente avevano fatto delle richieste differenti dalle modifiche varate.

Gennaro Della Monica

©RIPRODUZIONE RISERVATA