Luigi D'Ignazio

CORONAVIRUS

Morte sospetta di un teramano a Bali, familiari bloccati in Indonesia

Moglie e figlio sono senza passaporti e con il visto scaduto: chiusi in casa in autoisolamento dopo la morte del congiunto Diego D'Ignazio, 74enne biologo

TERAMO. Da una quarantina di giorni sono bloccati a Bali, senza passaporti e con il visto scaduto, chiusi in casa in autoisolamento dopo la morte del congiunto Diego D'Ignazio, 74enne biologo in pensione, stroncato da un edema polmonare e a cui, nonostante l'emergenza coronavirus, non è stato fatto alcun tampone.

A raccontare la difficile situazione che sta vivendo insieme alla compagna Carlotta, con cui gestisce il rifugio Duca degli Abruzzi a Campo Imperatore, e alla madre Paola, è il 41enne teramano Luigi D'Ignazio, che dopo aver tentato invano di contattare ambasciata e Farnesina si è rivolto all'avvocato Luca Quartapelle per avere assistenza.
In realtà i due sarebbero dovuti ripartire il 12 marzo, ma sono rimasti bloccati per una serie di problemi burocratici.  Nel frattempo sono stati sequestrati i passaporti e so o scaduti i visti. «Siamo in una casa in affitto, in autoisolamento, perché qui si sentono voci di morti in giro», racconta Luigi.
Alessia Marconi
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