SILVI

Nasce sui social il gruppo “Ridateci la Torre di Cerrano”

Centinaia di adesioni e dibattito acceso con i vicini di Pineto: «Ma non c’è alcuna pretesa campanilistica»

SILVI. Sui social network impazza un’iniziativa per stabilire i confini storici del comune di Silvi fino a includere l’area della torre di Cerrano, oggi ricadente nel comune di Pineto. Il nome del gruppo che ha aperto la singolare discussione su Facebook è inequivocabile: “Ridateci la Torre di Cerrano”. Una provocazione, certo, ma che vuole essere un’indagine storica e politica per capire come fu definita la confinazione tra i due comuni.

Le adesioni sono state centinaia in soli tre giorni ed è stata inevitabile la piega che ha preso il dibattito tra sfottò (con un altro gruppo Fb di Pineto), ricerche e documentazioni storiche, ricordi antichi e vecchie recriminazioni tra silvaroli e pinetesi. L’iniziativa è stata promossa dal gruppo Facebook (che ha anche una pagina ufficiale) chiamato Sacri Santini Silvaroli, composto da un gruppo di amici di Silvi che si dedica alla politica locale in chiave ironica attraverso l’utilizzo di meme e vignette.

«Prendiamo di mira», dicono al Centro, «tutti i personaggi politici locali e qualche volta affrontiamo una questione in maniera più o meno seria, come questa. Riprendersi la Torre, cioè affermare che l’intera area dove essa ricade apparteneva un tempo alla nostra città, deve intendersi una battaglia storica e conoscitiva. Siamo certi che quella zona è stata di Silvi, abbiamo e stiamo producendo materiale storico che sta facendo scoprire o riscoprire fatti o dettagli dimenticati o sconosciuti. Stiamo coinvolgendo appassionati, storici e docenti, gli archivi storici comunali ma anche gli uffici tecnici. Il nostro scopo è quello di capire come furono definiti i confini tra i due comuni. Quindi nessuna pretesa campanilistica ma solo una sana voglia di conoscere la storia. Se, poi, potrà nascere qualche fondata pretesa di riavere quel territorio», concludono, «sicuramente saranno coinvolti istituzioni e politica».