Nuova ondata di frane e smottamenti nel Teramano

Cedono la strada provinciale a Valle Vaccaro e un versante a Casale San Nicola. Paura e proteste intorno a Teramo

CROGNALETO. Il dissesto idrogeologico, complici le piogge, torna a colpire il territorio provinciale. Ieri mattina nel comune di Crognaleto ha ceduto un breve tratto sulla provinciale 45/A vicino al bivio di Valle Vaccaro per il cedimento del tubo in acciaio di regimentazione delle acque. La Provincia ha disposto il senso unico alternato. E a causa di una grossa frana è chiusa da una decina di giorni la Sp 42 Villa Vallucci-Santa Lucia di Montorio che impedisce il raggiungimento di due centri abitati. Preoccupato il sindaco di Crognaleto Giuseppe D'Alonzo. «Gli abitanti di San Giorgio e Crognaleto si trovano costretti a percorrere lunghi tratti non solo per il raggiungimento di Montorio e Teramo, ma anche per arrivare ad Aprati e Nerito, sedi dei principali servizi essenziali, e con estrema difficoltà perchè il ponte di Aprati è a transitabilità limitata. Per questo chiedo al presidente della Provincia la costituzione di un tavolo tecnico per pianificare il ripristino della viabilità e per garantire la sicurezza pubblica e privata». Subito è arrivata la replica del consigliere provinciale alla viabilità Mauro Scarpantonio: «La frana è monitorata, la viabilità non è interrotta e c’è un senso unico alternato con limitazione di carico come per il ponte di Aprati. In direzione Montorio esiste una viabilità alternativa passando da Cortino, più lunga solo di tre chilometri; stiamo già valutando i lavori di ripristino dell'assetto stradale».
E una grossa frana ha interessato anche la montagna a ridosso della frazione Casale San Nicola di Isola del Gran Sasso: un fronte di 500 metri dalla località Fossa Nera alla presa idrica dell’Enel del torrente Gravone. Nella mattinata di ieri c’è stato un sopralluogo di tecnici del Genio civile e dell’Enel, presenti Franco De Angelis di Arco consumatori Teramo e Liberi cittadini 5 stelle e Fadino Di Pietro, presidente dell’amministrazione separata di Casale. Ne è seguita una missiva inviata al Comune, alla Protezione civile e ai Carabinieri forestali di Isola, al Genio civile, all’Ente Parco, alla Regione Abruzzo. «Abbiamo constatato che la frana ha deviato il corso di un canale di acqua superficiale captata e poi rilasciata dall’Enel invadendo i terreni sottostanti e creando un’instabilità del terreno», recita la lettera firmata da De Angelis, Di Pietro e da Claudio Della Figliola di Liberi cittadini, «la zona era già stata interessata da un’altra frana nel 2017 mai presa in considerazione. Con la presente allertiamo le autorità competenti e chiediamo un monitoraggio urgente del territorio interessato e le cause che hanno determinato i due cedimenti franosi».
E uno smottamento si è verificato sulla strada di contrada Mezzanotte di Teramo. «Portando i bambini potrebbe essere molto pericoloso», ha scritto una cittadina su Facebook. «Tutto intorno a Teramo sta franando. Per arrivare a casa mia a Cannelli dobbiamo fare un percorso a ostacoli. Che vergogna!», ha replicato un’altra.
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