Nuove mareggiate fanno temere il peggio 

Da Martinsicuro a Pineto allarme dei balneatori per le previsioni meteo: «La conta dei danni è soltanto provvisoria»

TERAMO. Il timore è che il peggio non sia ancora passato e che le allarmanti previsioni meteo delle prossime ore possano rendere ancora più pesante il bilancio. Per questo la conta dei danni, già ingenti, provocati sulla costa teramana dalle violente mareggiate è destinata ad aumentare drammaticamente con gli operatori turistici e gli amministratori comunali che da Martinsicuro a Silvi sono uniti nel chiedere interventi immediati.
ALBA E TORTORETO. Ad Alba solo per le strutture comunali si parla di cifre di gran lunga superiori a centomila euro: dalla fontana della Rotonda e le cavate a mare da sistemare, fino allo spiaggiato da portare via dall’arenile. Poi ci sono i danni strutturali agli chalet della costa nord e la scomparsa dell’arenile in diverse concessioni. Il sindaco Antonietta Casciotti ha deciso di autorizzare i privati a piazzare dei sistemi temporanei di protezione degli stabilimenti, ossia dune artificiali o, più presumibilmente massi. Lo stesso sindaco, poi, ha voluto lanciare un appello, ricordando il documento condiviso firmato da Alba, Tortoreto e Martinsicuro per una grande opera di messa in sicurezza di tutta la costa vibratiana: «A meno di un anno dagli eventi drammatici dello scorso febbraio si è riproposta agli occhi di noi tutti una desolante situazione. Quello di richiedere al governo regionale e a quello centrale fondi adeguati è un dovere, al pari della collaborazione finalizzata alla salvaguarda di una economia turistica che oggi è in ginocchio». E poi: «Occorrono tanti fondi, tutti abbiamo questa consapevolezza, come la percezione che molte risorse sono state investite in questi anni in assenza di una visione strategica per il nostro litorale. La mente va ai tanti interventi tampone proposti e realizzati la cui inefficacia allo stato attuale ci si prospetta con disarmante evidenza, ma oggi è il momento di provare a risollevarci. Non è il tempo di alimentare polemiche ma di agire e individuare soluzioni idonee che non ripercorrano gli errori del passato, soluzioni ragionate e condivise che ci portino fuori dall’emergenza». Anche il Pd vibratiano parla di «necessità di rimboccarsi le maniche tutti assieme, mettendo da parte le immancabili polemiche». I balneatori e gli albergatori di Tortoreto, invece, hanno compiuto un importante distinguo sulle opere future: «Esprimiamo piena vicinanza e solidarietà ai colleghi di Alba Adriatica e Martinsicuro, ma ribadiamo in maniera determinata che si debba pensare alla realizzazione di barriere antierosione non impattanti e che non spostino l’erosione a sud».
MARTINSICURO. La zona più colpita è quella sud della frazione di Villa Rosa dove il mare ha eroso la spiaggia e attaccato il lungomare che si è salvato grazie alla scogliera a ridosso della pista pedonale-ciclabile messa lo scorso anno. La furia del mare si è abbattuta sul lungomare, un tratto è rimasto chiuso alla circolazione, lasciando sabbia e i detriti mentre alcune siepi che delimitano l’arenile sono crollate. Situazione quasi analoga nella zona centrale di Martinsicuro e anche qui un lungo tratto di pedonale, ciclabile e lungomare transennato. «Da martedì mattina siamo al lavoro per mettere in sicurezza diversi tratti del lungomare travolti da detriti di ogni genere», fa sapere il sindaco Massimo Vagnoni, «in vari punti il mare ha superato la strada e abbiamo transennato. Mezzi al lavoro per riaprire scoli a mare completamente otturati dalla sabbia . Successivamente inizieremo le attività di pulizia di marciapiedi, strade e pista ciclabile. In attesa di ricevere notizie dalla Regione, come sempre, siamo noi in prima linea, spesso da soli, a dover fronteggiare questa ennesima emergenza. Il disagio di tanti operatori e dei cittadini è anche il mio».
ROSETO. «Bisognava attendere il fenomeno eccezionale per muoversi. Ora finalmente si vede qualcosa di concreto, e per Cologna Spiaggia dovrebbero esserci circa 800mila euro per realizzare le scogliere. E' da più di 20 anni che chiediamo un intervento». A dirlo è Luigi Corradetti, vicepresidente della cooperativa balneatori Roseto-Pineto, che spiega come negli anni, e in particolare nel 2009, a Cologna Spiaggia e a Roseto sud il progetto "Ricama", con pennelli e scogliere a raso, abbia aggravato ancor di più la situazione. Infatti, prima del 2009, c’erano le scogliere emerse, e la spiaggia era più larga, rispetto a ora, di almeno 50 metri. «A Roseto i lavori furono fatti tutti insieme, nella parte centrale, e si vede», spiega Corradetti, «mentre a Cologna Spiaggia e a Roseto sud, l’altra zona duramente colpita, i lavori sono durati ben 8 anni e le scogliere sono irregolari”. Inoltre, a Roseto, oltre l'erosione a sud e nella zona del Borsacchio, c'è l'annoso problema del tratto di pista ciclabile che passa tra la recinzione dell'Eurcamping e le scogliere, perché a ogni fenomeno eccezionale, come quello dei giorni scorsi, l'asfalto si rompe, e il Comune ogni volta è costretto a ripristinarlo.
PINETO E SILVI. I balneatori di Pineto chiedono le barriere rigide a mare. Franco Bosica del Lido “La Tartana” nel quartiere di Villa Ardente, il più martoriato dalle mareggiate, afferma: «Dobbiamo mettere le barriere emerse altrimenti sarà un disastro, dove sono state apposte in tutta Italia hanno dato ottimi risultati». Roberto Leonzio proprietario dell’hotel Ambasciatori che si è visto crollare la pista ciclabile proprio di fronte dice: «Subito le barriere, il mare ora senza la protezione degli alberi e della pista intaccherà irrimediabilmente le abitazioni». Stamattina alle 9 nel municipio di Pineto si terrà un incontro istituzionale con il sottosegretario regionale Umberto De Annuntiis. A Silvi l’opposizione ha richiesto un consiglio comunale per lo stanziamento di maggiori fondi regionali a difesa della costa. (l.t.-s.d.s-l.v.-d.f.)
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