Opere anti-allagamenti, ora si attendono i soldi dell’Europa 

L’assessore Petrini: «Prima di partire aspettiamo di sapere se avremo o meno cinque milioni» In caso contrario verrà chiesto un mutuo per realizzare i lavori in via Rubicone e via Secchia

ROSETO. «Entro fine novembre dovremmo sapere se avremo o meno a disposizione cinque milioni di euro di fondi europei per combattere il dissesto idrogeologico nel territorio comunale». A dirlo è l’assessore all’ambiente Nicola Petrini che lo scorso giugno, insieme al sindaco Sabatino Di Girolamo, ha presentato due progetti per intervenire sulle condotte delle acque bianche in via Rubicone e via Secchia.
«È chiaro che se riuscissimo a ottenere questi fondi, data la cifra, potremmo intervenire anche su altre zone di Roseto e frazioni. Siamo tra i primi in graduatoria e dovremmo farcela», precisa Petrini, «in caso negativo dovremo procedere con la richiesta di mutuo e concentrarci, per il momento, su via Rubicone e via Secchia, due zone dove, a ogni pioggia forte, si creano allagamenti, provocando spesso danni. I progetti definitivi sono pronti da 6 mesi, ma dobbiamo attendere la disponibilità o meno di questi fondi per procedere con i progetti esecutivi e, di conseguenza, con le gare d’appalto». Complessivamente i progetti per via Rubicone e via Secchia hanno un costo di 150mila euro: il progetto più importante, al quale sarà destinato il 60 per cento dei fondi, è quello di via Rubicone-piazza Olimpia, dove è prevista la realizzazione di un nuovo impianto di sollevamento per potenziare la raccolta delle acque meteoriche nel sottopasso di via Rubicone e una nuova condotta che dal nuovo impianto di sollevamento attraversa la strada nel sottopasso, fino a scaricare in piazza Olimpia. Da qui poi ci sarà una nuova condotta, con un tubo di diametro più grande, che attraversa tutta piazza Olimpia, riprendendo il sistema di raccolta della piazza stessa, fino ad arrivare al pozzetto della rete principale, situato nei pressi del pattinodromo comunale.
L’altro progetto riguarda via Secchia, dove è prevista la realizzazione di una sistema di raccolta delle acque piovane che riprende quella esistente in via Secchia e, attraversando parallelamente un tratto di rete ferroviaria, convoglia le stesse alla condotta già esistente sulla ferrovia, nei pressi di via Nino Bixio. Tutte le acque bianche verranno poi scaricate in mare. «Per quanto riguarda via Secchia», spiega Petrini, «c’è stato un accordo con dei privati e una trattativa con le ferrovie. È stato un lungo lavoro durato più di un anno e mezzo, ma l’importante è che siamo arrivati a questi progetti. Ora attendiamo i fondi, e speriamo che per l’inizio del nuovo anno possano essere affidati i lavori».
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