Paolucci, visita a sorpresa al distretto

Montorio, l’assessore regionale alla sanità raccoglie l’appello degli operatori preoccupati del declassamento della struttura

MONTORIO. Montorio declassata, per la sanità. E l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci arriva a vedere che sta succedendo. E' accaduto in questi ultimi anni con i continui tagli perpetrati nel distretto sanitario di base di via Qurino Celli. Dal consultorio,la cui attività è stata praticamente ridotta quasi a zero, con la presenza di un ginecologo una sola volta a settimana, alla Croce Bianca che per garantire il servizio nell'arco delle 24 ore (H 24) è costretta ad affidarsi alle iniziative private e alle convenzioni con altri enti. Dal maggio 2011 infatti, alla Croce Bianca di Montorio viene garantita dalla Asl solo la copertura diurna del servizio. Ultimo il declassamento della struttura da "complessa" a "struttura semplice” che perde autonomia gestionale ed economica. Tradotto in soldoni significa che il centro decisionale e organizzativo verrà spostato altrove, poichè Montorio farà parte con Teramo del distretto sanitario di base Gran Sasso-Laga.

Per questo il responsabile del distretto Sergio Consorte ha lanciato un sos all'assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci, che nella mattinata di ieri ha fatto visita al distretto, accompagnato dai vertici provinciali del Pd Gabriele Minosse e Anna Marcozzi. E' stata una dipendente Asl, in assenza di Consorte, a farsi portavoce delle esigenze del distretto spiegando come «non ci saranno a breve termine conseguenze immediate, nè i bisogni socio-sanitari della popolazione verranno disattesi, ma nel lungo termine le decisioni importanti prese nelle sedi centrali, porteranno per forza di cose a un accentramento delle attività più importanti, creando di conseguenza un decremento del flusso di utenza del distretto». Insomma questo declassamento avrà tra qualche mese delle ricadute sui servizi, quindi sulla gente. Ma prima di declassare il poliambulatorio (delibera dell'aprile 2014), la dirigenza ha voluto istituire (novembre 2013), nella stessa struttura, l'unità complessa di cure primarie (Uccp). Un fiore all'occhiello, secondo la Asl, che raccoglie i medici di base del territorio, che garantiscono un servizio su 24 ore, insieme alla guardia medica. Una spina sul fianco, invece, per tanta gente (soprattutto anziani) costretta a raggiungere il distretto dislocato perifericamente.

Paolucci, che ha parlato con gli operatori che lavorano nella struttura, con i volontari della Croce Bianca, con la dirigenza provinciale del Pd, con il sindaco Gianni Di Centa e con il vice sindaco Andrea Guizzetti, ha avuto un'impressione positiva. «Mi è sembrato molto funzionale questo distretto», ha ripetuto più volte nel corso dell'incontro, al termine del quale ha detto di voler studiare bene la situazione. Il primo cittadino ha avanzato all'assessore una serie di richieste a partire dal potenziamento della struttura con l'integrazione di ulteriori attività, al servizio notturno per la Croce Bianca, in modo da coprire le 24 ore con la medicalizzazione diurna. Di Centa ha infine posto la questione dell'Uccp, che va migliorata sotto certi aspetti «in modo da garantire anche un presidio distaccato nel centro storico».

Ma l'incontro di ieri è stato accompagnato da una serie di polemiche politiche, come quella della dirigenza provinciale del Pd che ne rivendicava l’organizzazione o quella dell'amministrazione che si chiedeva a che titolo fosse presente il segretario della locale sezione del Pd Vincenzo Macedone, visto l'azzeramento della segreteria dopo le dimissioni di gran parte dei componenti. Polemico anche il presidente del Bim Franco Iachetti che non è stato invitato all'incontro in cui si parlava del futuro dei servizi della montagna.

Catia Di Luigi

©RIPRODUZIONE RISERVATA