Partito il mega concorso per aprire 16 farmacie

La Regione ha pubblicato il bando: a marzo l’assegnazione delle nuove sedi saranno soprattutto sulla costa, sei nell’entroterra e tre anche a Teramo

TERAMO. Sedici nuove farmacie in provincia di Teramo, quasi tutte in zone sprovviste del servizio. La Regione ha pubblicato ieri sul Bura il bando di concorso, per soli titoli, volto all’assegnazione di 85 sedi farmaceutiche private in Abruzzo.

Oltre alle 16 a Teramo ne sono previste 20 a Pescara, 22 a Chieti e 27 all’Aquila. «L’elenco delle nuove sedi», spiega Silvio Di Giuseppe, presidente dell’ordine dei farmacisti, «nasce dall’individuazione delle zone fatta ad aprile e deriva dalla legge Monti per cui bisognava individuare farmacie in base al nuovo quorum di 3.300 abitanti, rispetto ai 5mila precedenti. Un lavoro fatto nelle conferenze dei servizi con Ordine dei farmacisti, servizio farmaceutico della Asl e Comuni».

A Teramo ci saranno tre nuove farmacie: nella frazione più popolosa, San Nicolò, dove finora ce n’è una sola, a Colleparco dove non c’è e a Villa Vomano. Quest’ultima scelta rischia di causare ricorsi in quanto nello spazio di poche centinaia di metri ci sono altre due farmacie: quella già esistente di Penna Sant’Andrea e un’altra che nascerà in territorio di Basciano, in contrada Zampitti. Il numero maggiore di nuove sedi è sulla costa. Due sono a Martinsicuro: una in centro fra le vie Piemonte, Emilia, Pescara e l’altra sul lungomare Europa, in questo caso è già sede vacante, da anni in attesa di un concorso per l’assegnazione. Altre due ad Alba, nel quartiere di Villa Fiore e in contrada Basciani ma nessuna a Tortoreto perchè già ha una farmacia che va oltre gli standard di popolazione, avendone aperta una il Comune, al Paese.

Altre due farmacie a Giulianova: a Colleranesco, già sede vacante da anni, e nella zona nord, sulla Nazionale. Ancora due a Roseto: una nella zona nord sulla Nazionale, la seconda Cologna Paese. Quest’ultima sede è stata individuata solo un mese fa, precedentemente ne era stata scelta una a sud. Ma dopo alcune polemiche e minaccia di ricorsi la scelta è caduta su Cologna paese, che ha soli 400 abitanti. A Pineto non è previsto nulla, perchè ha aperto da poco una farmacia comunale a Borgo Santa Maria. Due invece a Silvi: una al paese, dove c’era fino a quattro anni fa ma poi si è spostata al lido, l’altra nella zona nord.

Nell’entroterra, oltre a Teramo e Basciano, una nuova farmacia a Nereto (a nord, sulla 259) e una Sant’Egidio (a Faraone, anche se la nuova sede è vicinissima a una farmacia già esistente a Villa Lempa. E in effetti è possibile che arrivino ricorsi, tanto che nello stesso bando si legge che ci potranno essere variazioni «per effetto di provvedimenti giurisdizionali relativi agli atti comunali istitutivi delle sedi ».

Il bando scadrà dell’11 gennaio e le domande vanno fatte solo sulla piattaforma web www.concorsofarmacie.sanità.it, su cui si possono trovare anche i requisiti per partecipare. Scaduto il termine la Regione approva la graduatoria e poi fa con una procedura veloce le assegnazioni, previste per marzo. Poi ogni nuovo titolare avrà 180 giorni per aprire la farmacia. «Il momento è molto particolare», conclude Di Giuseppe, «da quasi 2 anni sui farmaci si registra una grossa riduzione dei margini di guadagno, soprattutto per l’avvento dei generici. Il prezzo si riduce almeno del 20%, al di là della crisi che comunque incide. E alla fine del 2013 scadranno quasi tutte le molecole, quindi la riduzione dei margini continuerà. I tempi dell’avviamento sono dunque piuttosto lunghi, tant’è che da diversi mesi si sta chiedendo al ministero di cambiare il metodo di remunerazione delle farmacie, legandolo non più al prezzo del farmaco ma all’atto professionale. Non solo, aumentando il numero delle sedi aumenta la concorrenza. Certo, sicuramente verranno servite zone scoperte. In definitiva un modo per sfuggire alla crisi è proseguire sulla strada intrapresa da alcune farmacie che diventano sempre più un presidio sanitario importante per il territorio, offrendo servizi in più che vanno incontro alle esigenze dei pazienti come il servizio infermieristico, il supporto psicologico, l’applicazione dell’holter pressorio o la telecardiologia per fare gli elettrocardiogrammi in collegamento con i centri specialistici».

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