Persia: ponte sul Vomano, incarico corretto 

Crognaleto. Il sindaco replica alle osservazioni dell’Anac sull’affidamento dei lavori: tutto in regola

CROGNALETO. «Mi preme rimarcare con forza e determinazione che il Comune di Crognaleto, nel suo agire, non ha mai operato in maniera illegittima o contro le norme e i fatti passati lo dimostrano, né tanto meno è amministrato da persone sprovvedute e incompetenti. Tutt’altro: il Comune di Crognaleto vanta, come fiore all’occhiello, un apparato tecnico e amministrativo esperto e preparato che ha dato seguito a un preciso e puntuale pericolo, appurato anche da enti terzi deputati alla verifica delle condizioni idrogeologiche del territorio che ne hanno rilevato anche gli effetti degli eventi sismici e nevosi sul manufatto, la base per intervenire senza alcun indugio perché il cedimento avrebbe potuto comportare una ingiustificabile perdita di vite».
Sono le parole del sindaco Orlando Persia che interviene sull’ordinanza dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) che ha ritenuto «illegittima la procedura di somma urgenza invocata dal Comune sui lavori sul ponte sul Vomano». Lavori con affidamento diretto dall’allora amministrazione del sindaco Giuseppe D’Alonzo che per l’Anac «non sono tali da rientrare nei termini di legge non rilevandosi i caratteri dell’imminente pregiudizio e pericolo per la pubblica incolumità» e contestando «gravi irregolarità e il mancato rispetto dei principi di libera concorrenza, rotazione e imparzialità dell’azione».
«Come ogni amministrazione che pone al centro della sua azione il prioritario e imprescindibile compito di garantire e tutelare la sicurezza dei cittadini, il Comune di Crognaleto ha operato nel solco della piena consapevolezza, mettendo al primo posto la collettività di riferimento», prosegue Persia, «quello per cui non sono disposto a cedere in alcun modo è il concetto di integrità e correttezza che ha contraddistinto l’operato di tutto l’apparato amministrativo che sta portando a termine un’importante misura di contenimento del rischio». Il primo cittadino si riferisce, poi, alla delibera contestata. «Nonostante le numerose vicissitudini legate alla situazione pandemica e alla crisi economica, allo stato attuale, l’opera risulta in fase di ultimazione e collaudo, senza che la ditta incaricata abbia percepito ancora alcuna risorsa», scrive ancora, «in merito all’affidamento effettuato non si tiene ad esempio in debito conto la scelta operata dall’ente sul rispetto delle misure di sicurezza nei cantieri, escludendo la presenza simultanea nella stessa area di distinti appaltatori, nonché l’evidente convenienza nell’affidare a un soggetto qualificato, che ha realizzato in tempi celeri e senza interruzioni l’opera commissionata: aspetti che rendono sotto più punti di vista legittima e opportuna la scelta praticata e che verranno nuovamente riproposte nel confronto con l’Anac».
Adele Di Feliciantonio