Picchia e violenta la moglie incinta, denunciato un 34enne a Corropoli

L’uomo, albanese, accusato di maltrattamenti in famiglia e tentata violenza sessuale, è stato trasferito al centro d’identificazione ed espulsione di Bari

CORROPOLI. I carabinieri della stazione di Corropoli hanno rintracciato e denunciato un 34enne albanese, domiciliato a Corropoli, per maltrattamento in famiglia e tentata violenza sessuale. Gli è stato anche notificato il provvedimento di espulsione emesso dal questore di Teramo ed è stato accompagnato in questura e successivamente trasferito presso il centro d’identificazione ed espulsione di Bari. L’uomo, secondo quanto è stato accertato, sottoponeva la famiglia a continui maltrattamenti. Erano quasi quotidiani e tutti accertati dal 2006 al 2013. Vittima era prevalentemente la moglie 28enne che subiva anche alla presenza della figlia minore.

La donna, secondo gli accertamenti, veniva sistematicamente picchiata per futili motivi anche quando era incinta, usando talvolta oggetti pesanti (come le scarpe da lavoro). Il peggio di sé, il marito albanese lo dava ogni qualvolta rientrava a casa ubriaco e qualsiasi pretesto era sufficiente per alzare le mani e scagliarsi contro la povera consorte. Addirittura, un giorno, in pieno inverno, dopo un furibondo litigio, l’uomo ebbe il coraggio di cacciare di casa la moglie incinta, nonostante stesse nevicando. La 28enne riuscì a rientrare in casa rompendo il vetro della finestra e venne per questo motivo picchiata. Il 34enne albanese, inoltre, era solito sperperare il denaro con amici e parenti; al contrario, non si curava di pagare le bollette tant’è che la luce venne staccata per morosità per alcuni giorni. Inoltre, l’uomo faceva mancare i soldi per comprare il cibo alla figlia. L’ultimo grave episodio a dicembre. Al culmine dell’ennesimo litigio, l’uomo tentò di violentare la moglie strappandole di dosso il pigiama e l’intimo. Lei oppose resistenza.

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