Piccioni, addio tra dolore e rabbia

Centinaia di giovani al funerale del giovane morto dopo l'operazione

ROSETO. Centinaia di palloncini bianchi e celesti, con su scritto "Ciao Peppe!", all'uscita della bara di Giuseppe Piccioni dalla chiesa di Santa Maria Assunta. Una colomba bianca, per un attimo, ha sfiorato con le ali la bara, coperta da un fascio di rose rosse, prima di spiccare il volo. Tanti applausi replicati più di una volta.

Il corteo funebre era partito dalla villa comunale di Roseto, dove la salma del ragazzo morto dopo un intervento chirurgico su cui i familiari nutrono parecchi dubbi, è stata visitata da centinaia di persone. E sulla piazza della chiesa la bara di Giuseppe è stata accolta da un grande striscione con la sua foto sorridente e la dedica dei suoi compagni di sempre: "Ciao Peppe, sempre con noi!". Gli amici hanno realizzato anche delle t-shirt con le stesse parole.  In prima fila i genitori Marzio e Leontina ed i fratelli Luca e Marianna.

La chiesa di Santa Maria Assunta non è riuscita a contenere le centiniana di persone che hanno voluto dare l'ultimo saluto al ragazzo. Molte persone sono rimaste fuori.  Ha colpito la presenza di tantissimi giovani, la stragrande maggioranza. La messa è stata celebrata dal parroco don Pietro Cappelli che nell'omelia ha sottolineato: «Non è semplice accettare la morte ad una giovane età e non è semplice comprendere il senso di questa dipartita. Giuseppe, bravo ragazzo, aveva sperato in una famiglia tutta sua, dei figli, il lavoro, il futuro, ma quel sogno è stato stroncato.

Ci consola il pensiero che la vita di Giuseppe non finisce dentro questa cassa».  Al termine della funzione, sul sagrato, un'ondata di giovani si è materializzata intorno alla bara di Giuseppe per un ultimo, grande abbraccio ideale prima della tumulazione nella parte nuova del cimitero di Roseto.  Uno strazio per i genitori ed i parenti più stretti. Tante lacrime ma anche molto sgomento ed incredulità per una morte impossibile. Giuseppe Piccioni, 27 anni, è deceduto venerdì 13 agosto all'ospedale di Atri e per la sua morte, dopo l'inchiesta aperta dalla procura, sono indagati quattro medici della struttura sanitaria. 

Ufficialmente l'esame autoptico parla di morte in corso di accertamento, ma è altamente probabile che il decesso sia avvenuto per intossicazione alimentare, forse provocata da ingestione di pesce crudo che avrebbe veicolato nel corpo del ragazzo il parassita Anisakis. Giuseppe invece è stato operato all'appendice. Parenti e amici, per avere una risposta ufficiale sulla causa della morte di Giuseppe Piccioni dovranno attendere la metà di ottobre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA