Preso il re delle case a luci rosse

2 Marzo 2010

Affitta alloggi e dà assistenza a prostitute, arrestato agente immobiliare

SILVI. Affittava case alle prostitute, ben sapendo quello che le ragazze facevano. Per questo era già stato arrestato e condannato nel 2002. Ma da tempo era tornato in azione con una nuova agenzia per offrire non solo servizi immobiliari.
Per i carabinieri Ottavio Pacifici, 59 anni, non solo avrebbe gestito i contratti d’affitto di appartamenti in cui esercitavano almeno una cinquantina di prostitute, ma era anche disponibile ad assistere le donne in tutte le loro necessità quotidiane: dall’accompagnarle a fare la spesa o in banca fino a scortarle a casa di qualche conoscente.

Persino a prestare loro dei soldi. Un appartamento è stato sequestrato, mentre il proprietario di una delle case è indagato. Sono accuse pesanti quelle che il sostituto procuratore Stefano Giovagnoni ha ipotizzato per l’uomo, finito in carcere con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione su esecuzione dell’ordinanza firmata dal gip Marina Tommolini. L’operazione “Non solo affitti 3” (le indagini sono del maresciallo Antonio Tricarico, comandante della stazione di Silvi, e dal luogotenente Antonio Longo, comandante del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Giulianova) ha assestato un nuovo ko ad un sistema già fiaccato da due precedenti maxi inchieste che nel 2009 hanno portato in carcere altri quattro agenti immobiliari di Silvi.

E’ chiaro il maresciallo Tricarico quando dice «che costoro sono pienamente consapevoli che, al di fuori della stagione estiva, il mercato delle locazioni immobiliari, in una piccola realtà cittadina, si basa esclusivamente sul fenomeno della prostituzione».
E questo Pacifici lo sapeva. Così come, secondo i carabinieri, proprio per evitare controlli avrebbe convinto alcune ragazze a frequentare un corso di sarta e di parrucchiera. Ma i carabinieri per mesi hanno seguito le mosse dell’agente e delle ragazze, tutte romene, che giravano nei suoi appartamenti pagati 250 euro a settimana.

Non solo. I militari hanno sentito decine di clienti, bloccati all’uscita delle case dopo gli incontri a pagamento. «In tutti i modi è stato accertato», ha detto il capitano Luigi Delle Grazie, comandante della compagnia di Giulianova, «che in quegli appartamenti le ragazze si prostituivano e che il titolare dell’agenzia immobiliare sapeva». E, secondo gli investigatori, sapeva a tal punto che quando i carabinieri gli comunicavano che nelle case le ragazze si prostituivano, lui le spostava in altri alloggi. Nel settembre 2008 a Silvi c’erano settanta prostitute in appartamento, oggi sono sette.