Provincia, attacco al presidente «Non sa nulla delle scuole»

TERAMO. «Un disastro da 45 milioni di investimenti», così i consiglieri provinciali de “La Casa dei Comuni, in un comunicato, hanno riassunto la recente intervista sull’edilizia scolastica del...

TERAMO. «Un disastro da 45 milioni di investimenti», così i consiglieri provinciali de “La Casa dei Comuni, in un comunicato, hanno riassunto la recente intervista sull’edilizia scolastica del presidente della Provincia Diego Di Bonaventura. In una nota i consiglieri hanno preso posizione dopo le dichiarazioni del presidente sull’annosa questione delle aule dell’Ipsia Marino di Teramo.
«Dopo ormai un anno di mandato il presidente Di Bonaventura ancora stenta a capire e conoscere la situazione reale delle scuole teramane: sono infatti due anni, e non tre come più volte ripetuto, che i ragazzi dell’Ipsia Marino si trovano in aule recuperate in maniera emergenziale dopo la decisione, ad agosto 2017, di chiudere la sede dell’Ipsia all’esito delle verifiche di vulnerabilità. Giova ricordare che la verifica di vulnerabilità sismica degli edifici era un obbligo scaduto al 31 dicembre 2013, mai assolto dalla precedente amministrazione di centrodestra di cui Di Bonaventura era consigliere provinciale. Tale inadempimento non ha permesso in passato un’adeguata programmazione della messa in sicurezza degli edifici secondo un ordine di priorità. Piuttosto durante questo primo anno ci chiediamo cosa abbia fatto il presidente per iniziare a mettere in campo il finanziamento da 7,3 milioni di euro per la nuova sede dell’Ipsia», hanno ribadito i consiglieri di centrosinistra.
Secondo i consiglieri d’opposizione «il presidente omette, o non conosce, anche la natura della soluzione che millanta di aver trovato con rapidità: lo spostamento di alcune classi dello scientifico Einstein per far spazio ai ragazzi del Marino era una soluzione già preventivata all’avvio dei lavori, a dicembre 2017, nella sede storica del Comi di viale Bovio. Piuttosto non si ha traccia del famoso tavolo di concertazione, promesso ormai un anno fa, sul riordino delle scuole della città di Teramo, annunciato appena insediato durante l’approvazione del piano di dimensionamento scolastico a novembre 2018»
“La Casa dei Comuni” ironizza: «Siamo entusiasti di aver lasciato un disastro di programmazione che permette oggi al presidente di vantarsi di 45 milioni di euro di finanziamenti sulle scuole, peccato che siano esattamente quelli che presentavamo il 14 agosto 2018 in una conferenza stampa per riassumere i nostri 18 mesi di lavoro».