Rapina a Giulianova con l’auto in prestito Subito arrestati

28 Giugno 2014

In carcere tre baresi individuati dal numero di targa Un quarto complice è riuscito a sfuggire alla cattura

GIULIANOVA. E’ durato appena sette ore l'anonimato dei quattro malviventi che giovedì mattina a mezzogiorno hanno rapinato la filiale di Giulianova della Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Si tratta di Giulio Latorre, 49 anni, Flavio Attolico di 42 e Michele Magliardi di 35, tutti di Bari, mentre il quarto complice è latitante. I carabinieri del reparto operativo di Teramo, diretti dal capitano Nazario Giuliani e quelli della compagnia di Giulianova, agli ordini del capitano Domenico Calore, in collaborazione con i militari del capoluogo pugliese, hanno bloccato tre di loro mentre rincasavano, a Bari, nella tardo pomeriggio di giovedì, intorno alle 19.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Irene Scordamaglia, hanno avuto subito la svolta decisiva con l'individuazione dell’auto usata per il colpo, eseguito senza l’uso di armi, con un bottino di appena 3.200 euro. L’auto, una Volkswagen Passat station wagon, era stata notata dai carabinieri che sono riusciti ad annotare alcuni numeri della targa e da questi risalire al proprietario, un barese che l'aveva prestata ai suoi amici. Attraverso le telecamere di sorveglianza a Bari è stato possibile agli investigatori ricostruire con le immagini tutti i passaggi della banda, dalla partenza dal capoluogo barese in direzione Giulianova, dove i tre e il complice che fungeva da palo, sono stati immortalati anche nelle immagini video dell’agenzia bancaria rapinata, fino al ritorno a Bari . I tre arrestati sono volti già noti alle forze dell’ordine per indagini su altre rapine, e adesso sono rinchiusi nel carcere del capoluogo pugliese. All’appello manca il quarto uomo, un pregiudicato che si trovava agli arresti domiciliari, controllato tramite il braccialetto elettronico: qualche giorno fa l’uomo ha rotto il braccialetto con una pinza e si è allontanato dalla sua abitazione per partecipare alla rapina insieme agli altri tre. Essendo ricercato non è tornato a casa, ma è stato lasciato altrove e i carabinieri sarebbero già sulle sue tracce. Gli altri tre invece, sicuri di averla fatta franca – anche perché stavano viaggiando un’auto “pulita”, non rubata come di solito avviene per le rapine – sono stati intercettati davanti all’abitazione di uno di loro e subito arrestati.

Alla loro individuazione così rapida si arrivati controllando le frequentazioni recenti del proprietario della Passat: tra questi vi erano delle persone precedentemente indagate per rapina le cui foto segnaletiche sono state confrontate con le immagini del sistema di videosorveglianza della banca e fate subito vedere ai testimoni del colpo. Per velocizzare il tutto, lo scambio di immagini fra Teramo e Bari è avvenuto tramite WhatsApp. Anche questo ha contribuito alla cattura a tempo di record. (e.a.)

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