Regala un’ambulanza ai pediatri dell’emergenza

Un imprenditore pescarese esaudisce l’ultimo desiderio della moglie e alla vigilia di Natale dona un mezzo di soccorso all’associazione di Calafiore

GIULIANOVA. E’ uno di quei gesti che riconciliano con il mondo e fanno pensare che le belle storie di Natale, alla fine, non sono un’invenzione. Antonio Pentima il 24 dicembre ha voluto regalare all’associazione “Pediatri per l’emergenza” un mezzo di soccorso.

L’ha consegnato al presidente, il pediatra dell’ospedale di Giulianova Paolo Calafiore, proprio il giorno più caro ai bambini e il giorno in cui, forse, le sue due figlie hanno sentito più acuta la mancanza della mamma. Simona Formiglio ha detto addio al mondo un anno e mezzo fa per una malattia ematologica. E prima di morire Simona, da sempre attiva nel volontariato, ha lasciato un incarico al marito: continuare ad aiutare il prossimo e in particolare l’associazione del dottor Calafiore, pediatra e allergologo che ha curato una sua figlia.

Antonio Pentima non ha dimenticato la promessa e ha regalato il mezzo di soccorso all’associazione che ha operato in aiuto dei bambini prima in occasione del terremoto dell’Aquila - si è costituita proprio in quell’occasione - e poi in quello dell’Emilia. «Il mondo del volontariato», commenta Calafiore, «è bello e molto particolare: si incrociano sentimento e razionalità. E quando si incrociano i sentimenti giusti e le persone giuste tutti gli obiettivi diventano raggiungibili. Basilare è poi la trasparenza e l’affidabilità: anche chi darà i soldi per il “progetto Kenya” saprà che tutto sarà sempre verificabile».

Calafiore introduce così l’altro progetto a cui “Pediatri per l’emergenza” sta lavorando. «La nostra associazione», spiega Calafiore, «attualmente conta 450 membri, fra pediatri e infermieri pediatrici e sei nuclei periferici (Marche, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo, ndr), a cui speriamo se ne aggiungano altri. Siamo intervenuti in occasione degli ultimi due terremoti,ma speriamo che di calamità ce ne siano sempre meno. E abbiamo dunque riflettuto che è il caso di andare ad aiutare i bambini che sono in una situazione di perenne difficoltà. L’associazione italiana che gestisce a Marafiki, località del Kenya che si trova in una laguna delimitata da una fitta foresta di mangrovie, ci ha chiesto aiuto. La zona è molto isolata, i trasferimenti fra i diversi isolotti che compongono l’arcipelago sono difficili. I bambini vivono situazioni di estremo disagio: mancano l'igiene, la sanità ed il cibo. L’associazione gestisce una scuola e un orfanotrofio, ma adesso è necessario pensare anche all’aspetto sanitario. Da qui la nostra decisione di creare un centro di primo soccorso, per cui abbiamo avuto già l’autorizzazione del governo kenyota».

Ora manca l’ultima licenza al progetto del mini-ospedale e poi inizieranno i lavori. «Intanto per raccogliere fondi», spiega il presidente, «stiamo cercando un testimonial importante per lanciare una campagna a livello nazionale. Nel frattempo “Pediatri per l’emergenza” è stata accreditata dal dipartimento nazionale di Protezione civile e come partner ufficiali ha il 118 e la Croce Rossa». Non a caso una ventina di giorni fa Calafiore ha firmato una convenzione con il commissario di governo per la Cri, Francesco Rocca .

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