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"Ridatemi 18 milioni vinti al Superenalotto": stalker arrestato a Silvi

L'uomo, un nigeriano di 36 anni, per mesi ha perseguitato madre e figlia titolari di una tabaccheria convinto che non gli volessero pagare una vincita. Dopo l'ennesima aggressione, mercoledì è scattato l'intervento da parte degli agenti del commissariato di Atri

SILVI. E’ convinto che gli spettino 18 milioni di euro vinti al Superenalotto e per questo già in passato ha preso di mira madre e figlia, titolari del bar ricevitoria 105 di Silvi, accusandole di non avergli dato i soldi. L’anno scorso era stato arrestato dai carabinieri e più volte ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Atri, ma nei giorni scorsi è tornato nuovamente ad aggredire le due donne. Per questo un 36enne nigeriano, residente a Rieti e con un regolare permesso di soggiorno, è stato arrestato per stalking. L’ultima aggressione è avvenuta nel pomeriggio di mercoledì, quando l’uomo si è presentato nel locale chiedendo di avere i soldi della vincita. Quando gli agenti del commissariato di Atri, agli ordini del dirigente Ester Fratello, sono arrivati sul posto, l'uomo aveva da poco aggredito la madre della titolare, una donna di 75 anni. In passato le due donne più volte si erano più rivolte ai carabinieri tanto che l'uomo, oltre ad essere stato arrestato a giugno 2015, era successivamente stato destinatario di due provvedimenti di divieto di dimora a Silvi. Inoltre, in una occasione, era anche finito in ospedale per un Tso. I carabinieri della stazione di Silvi diretti dal luogotenente Antonio Tricarico, proprio dopo le numerose segnalazioni fatte dalle due donne, avevano avviato ulteriore accertamenti per cercare di bloccare l’uomo. Che mercoledì pomeriggio è tornato nuovamente in azione. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Atri che hanno bloccato l’uomo e, dopo l’ennesima denuncia delle due donne, hanno ricostruito i mesi di violenza e aggressioni. Per il 36enne è scattato l’arresto con l’accusa di atti persecutori e, inoltre, è stato denunciato per violazione del foglio di via obbligatorio emesso l’anno scorso dal questore. Oggi in carcere l’udienza di convalida.

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