Roseto, presenze di turisti in calo: sono 100mila in meno dal 2021

1 Ottobre 2023

Gli uffici regionali hanno registrato 345mila visitatori durante l’estate, due anni fa erano 450mila D’Elpidio: «Risentiamo di una flessione generalizzata per aumento di prezzi e concorrenza estera»

ROSETO. In due anni le presenze a Roseto si sono drasticamente ridotte. Se nel 2021 infatti sono state 450mila e lo scorso anno 403mila, in questa stagione sono scese a 345mila, secondo una prima analisi degli uffici regionali. Il dato è confermato anche dall’assessore al turismo Annalisa D’Elpidio che spiega però i motivi di questo calo, a fronte di un numero di arrivi maggiore rispetto allo scorso anno dell’8-10 per cento. «Il calo generalizzato, dovuto a fattori che ben conosciamo come inflazione, aumento dei prezzi e boom di destinazioni balneari estere low cost», precisa, «ha inciso sulle presenze che ad oggi, a quanto a noi dichiarato, si attestano a 345mila. Questo indica, considerando il numero di arrivi maggiore, una diminuzione del pernottamento medio da 6,7 notti del 2019 a 4,66 notti di quest’anno. I dati confermano una tendenza di vacanze più brevi, segno di un cambio di abitudini dovute a questioni economiche ma non solo». D’Elpidio inoltre evidenzia che il Comune sta lavorando sui dati turistici basandosi sul software gestionale per l’imposta di soggiorno Paytourist, introdotta quest’anno.
«I dati che stiamo lavorando per l’analisi della stagione turistica derivano da Paytourist», spiega infatti l’assessore, «quindi sicuramente non sono sovrastimati perché basati sulle dichiarazioni delle strutture ricettive per il versamento dell'imposta di soggiorno. Si rileva un incremento in termini di arrivi di circa il tre per cento rispetto al 2019 e di circa l’8-10 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». Il calo delle presenze a Roseto potrebbe essere dovuto anche dal fatto che sulla zona centrale del lungomare di Roseto mancano gli alberghi: fino a qualche anno fa c’erano il Miramare, il Radar e il Clorinda, oltre al Mion Gran Hotel sul lungomare nord, chiuso da diversi anni. Quest’anno, poi, la stagione estiva è stata caratterizzata da un mese di giugno instabile dal punto di vista climatico e da una prima settimana di agosto con pochissime presenze nei bed and breakfast e negli alberghi, mentre c’è stata una ripresa tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Gli amministratori comunque stanno già pensando a come attrarre più turisti. «Il nostro obiettivo principale è attirare un numero sempre maggiore di visitatori non solo per il consolidato turismo balneare», afferma D’Elpidio, «ma per servizi ed eventi ad hoc che possano catturare l'attenzione dei turisti e invertire il trend per pernottamenti medi più lunghi. Per questo stiamo pianificando con cura ulteriori investimenti per eventi a tema, sostenuti da un piano strategico, utilizzando un sofisticato software di analisi dei dati che ci permette di prendere decisioni informate per il futuro. Inoltre, grazie all'implementazione del software Paytourist, che a breve entrerà anche in funzione per centri di grandi dimensioni come Bari, stiamo incrociando i dati di arrivi e presenze comunicate alla questura, migliorando la nostra comprensione della dinamica turistica».
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