Rubano una tonnellata di rame Costretti a fuggire, lo nascondono

Silvi, ennesimo furto alla Lsp Trasformatori: i ladri, messi in allarme dalla sirena, lasciano il materiale sotto un albero. Refurtiva recuperata dal direttore dello stabilimento e dai carabinieri

SILVI. Sventato il furto di una tonnellata di rame nella sua azienda. Lo scorso martedì notte una banda di malviventi ha assaltato lo stabilimento “Lsp Trasformatori” in via Maestri del Lavoro nella zona industriale di Silvi. I ladri hanno provato a forzare dapprima una porta sul retro dell’edificio dopo aver tagliato la rete di recinzione, hanno poi manomesso e aperto la saracinesca principale con un piede di porco. Nel giro di dieci minuti hanno saccheggiato 43 rocche di rame dal peso complessivo di circa una tonnellata.

Qualcosa è andato però storto. All’improvviso è scattato l’allarme e i malviventi si sono dileguati. Massimo Losacco direttore dell’azienda, all’indomani della scoperta del tentato furto commenta indignato: «nel corso degli ultimi sette mesi ho subito tre furti di rame per un valore complessivo di circa 70mila euro. Non ero assicurato a causa degli elevati costi delle polizze. Dietro questi furti deve esserci una vera e propria organizzazione anche perché non si trasporta e non si smaltisce una simile quantità di materiale con facilità. Di solito la merce viene venduta a rottamatori compiacenti”». Secondo Losacco che ha ricostruito la dinamica dell’incidente i malviventi ,che si ipotizza siano stati più di uno, sono entrati in azione dopo mezzanotte e mezza al termine di una riunione aziendale. Hanno atteso che nessuno fosse più presente all’interno per scassinare le entrate e cominciare a caricare il rame. Fortuna ha voluto che sia scattato il sistema d’allarme collegato via Gps al cellulare del titolare. Losacco si è catapultato in azienda per vedere cosa fosse accaduto. All’arrivo sul posto ha ritrovato gli scaffali vuoti senza più i rotoli di rame. I ladri sono scappati senza lasciare tracce se non gli attrezzi per aprire le serrature. Losacco ha subito chiamato i carabinieri che dopo mezz’era sono arrivati da Notaresco. Le forze dell’ordine al termine di una prima ricognizione nella zona hanno rinvenuto sotto un albero poco distante la refurtiva, nascosta sotto alcuni rami. Il rame molto probabilmente sarebbe stato caricato dai ladri in un secondo momento.

L’imprenditore conclude: «Pongo l'attenzione sul fatto che questa zona di Silvi è praticamente abbandonata da tutti, le aziende presenti e le poche famiglie che ci abitano vivono nel pericolo costante, spero che l'attuale amministrazione, che aveva fatto della sicurezza un cavallo di battaglia in periodo elettorale, si faccia carico nel trovare una situazione rapida. Intendo poi ringraziare con tutto il cuore i carabinieri che sono intervenuti (maresciallo capo Francesco Ruscio e l'appuntato scelto Pasquale Scaramella) che, molto professionalmente, non si sono limitati al semplice sopralluogo ma hanno rinvenuto la refurtiva, rimanendo fino a tarda notte ad aiutarmi a riportarla in azienda».

Domenico Forcella

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