CORTINO

Rubate a Senigallia le tele d'arte ritrovate tra le macerie

La scoperta dell'origine dopo le indagini dei carabinieri del Nucleo di Tutela del patrimonio culturale, che le avevano recuperate nelle scorse settimane

CORTINO. Erano stati rubati a Senigallia (Ancona) nel 1997, dalla chiesa della Madonna del Soccorso insieme ad altri beni, due dipinti ritrovati tra le macerie di un edificio parzialmente crollato nella zona di Cortino (Teramo). Lo hanno accertato i carabinieri di Teramo e del Nucleo patrimonio culturale dell'Aquila, coordinati e diretti dalla Procura di Teramo. A sporgere denuncia all'epoca era stato il parroco, ora defunto, della chiesa di Senigallia.

Le foto delle opere e la loro descrizione furono inserite nella Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. I carabinieri del Nucleo Tpc dell'Aquila, eseguendo accertamenti e riscontri tramite la Banca Dati, hanno appurato che i dipinti recuperati a Cortino sono gli stessi asportati da oltre 25 anni a Senigallia. Le due opere, olio su tela, di autore ignoto risalenti a un periodo tra il XVI e XVII secolo, delle dimensioni di cm 60x50, privi di cornice, aventi ad oggetto rappresentazioni religiose (in particolare in uno è dipinto San Vincenzo Ferreri, mentre l'altro rappresenta La fuga in Egitto), erano state sottoposti a sequestro all'atto del rinvenimento. Nei prossimi giorni saranno restituiti al legittimo proprietario che è la Diocesi di Senigallia, così come disposto dall'Autorità Giudiziaria. I due dipinti torneranno a Senigallia, ma non nella chiesa della Madonna del Soccorso, ora chiusa perché inagibile.