TERAMO

Scoperto mentre porta droga e telefonini al figlio in carcere

Gli agenti di polizia penitenziaria segnalano anche il detenuto: cocaina, hascisc, smartphone e micro telefonini. Il sindacato Uipa: "Alta professionalità degli agenti malgrado i problemi di ogni giorno e rimasti irrisolti"

TERAMO. Droga e cellulari diretti ai detenuti del carcere di Castrogno, ma il tentativo di introdurli da parte del padre di un carcerato è stato sventato dagli agenti di polizia penitenziaria. Il fatto è stato segnalato dal sindacato Uilpa della polizia penitenziaria sottolineando come ancora una volta gli agenti mantengano alta la loro professionalità tra mille problemi, primo dei quali la cronica carenza di organico.

Droga e cellulari sono stati scoperti dopo che la polizia penitenziaria ha notato qualcosa di sospetto durante il colloquio tra familiari e detenuti. Ne è seguita la perquisizione personale durante la quale il detenuto è stato trovato in possesso di due telefoni smartphone, due micro telefoni cellulari, un cospicuo quantitativo di quella che sembrerebbe essere cocaina ed un ingente quantità di un'altra sostanza, verosimilmente hascisc.

E' stata quindi effettuata anche una perquisizione dell'auto e dell'abitazione del familiare  dove è stato  rinvenuto un bilancino di precisione. Il familiare, in questo caso il padre del detenuto, è stato arrestato. Il detenuto segnalato. La normativa prevede una pena da 1 a 4 anni per chi introduce o detiene telefoni cellulari o dispositivi mobili di comunicazione all’interno di un istituto penitenziario.

"Questa volta i complimenti vanno tutti alla professionalità della polizia penitenziaria Teramana che ha prevalso su tutto, ma la carenza di lavoratori, specie a Castrogno, mette a dura prova i poliziotti impegnati giornalmente in turni massacranti che arrivano troppo spesso al raddoppio dell'orario di servizio", spiega il segretario Uilpa pol.pen. di Teramo Francesco Pinnelli: "A Teramo con una media di 400 detenuti presenti ad oggi possiamo contare su meno di 150 agenti in servizio a fronte degli oltre 200 previsti, quindi con una carenza organica che si attesa ad oltre 50 unità. Torniamo a chiedere, ancora una volta, che il governo ponga urgentemente rimedio all'insostenibile carenza di poliziotti penitenziari, vale la pena ribadire che le assunzioni straordinarie della quali si sente parlare non sono sufficienti nemmeno a garantire il tun-over del personale che va in pensione, va da se che la situazione non potrà che peggiorare in assenza di interventi decisi e rapidi".