Si perseguitano per un’eredità: a processo due fratelli teramani 

Entrambi sono finiti sotto accusa per atti persecutori e minacce che sarebbero state rivolte ai parenti Tra gli episodi denunciati il silicone nella serratura della porta d’ingresso e l’auto bloccata nel garage

TERAMO. Si sono sentiti così perseguitati l’uno dall’altro che entrambi hanno presentato denuncia di stalking ed entrambi sono finiti a processo per atti persecutori.
È con un’altra brutta storia che la cronaca racconta un nuovo caso di stalking tra familiari. In questo caso due fratelli teramani da qualche tempo in lite per una eredità familiare, in particolare quella della palazzina in cui entrambi vivono in alloggi diversi. Entrambi, uno di 60 anni e l’altro di 57, sono stati rinviati a giudizio non solo con l’accusa di atti persecutori ma anche con quella di minacce.
Minacce che, secondo l’accusa, i due in più occasioni avrebbero rivolto ai familiari dell’altro durante degli incontri casuali visto che proprio per i dissapori da tempo i congiunti non si frequentano più. Secondo la ricostruzione degli investigatori i fatti si sarebbero verificati nel 2020. In più occasioni, sempre per l’ accusa, i due si sarebbero resi protagonisti di vari episodi: uno avrebbe bloccato la serratura dell’altro con del silicone mentre l’altro gli avrebbe bloccato la macchina nel garage condominiale con uno scooter e l’avrebbe danneggiata. E non solo. Tra gli atti persecutori denunciati anche lanci di spazzatura sul balcone o scampanellate nel cuore della notte. Così si legge nei due avvisi di conclusione delle indagini che riguardano entrambi: «Con condotte reiterate, molestava e minacciava il fratello in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia e paura tali a costringerlo cambiare le proprio abitudini di vita». Alle accuse di atti persecutori si aggiungono quelle di minacce nei confronti dei familiari: i due, sempre secondo l’autorità giudiziaria, nell’incontrare i familiari dell’altro sulle scale avrebbero rivolto loro minacce in assenza di un accordo sulla eredità tanto contesa.
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