«Silvi, città allo sbando»

L'opposizione attacca la giunta Vallescura per degrado, sporcizia e opere mai concluse

SILVI MARINA. «Silvi, una città allo sbando». I partiti d'opposizione riassumono così le condizioni di incuria in cui versano interi quartieri di Silvi e lo stallo di opere pubbliche interminabili. In una conferenza stampa congiunta, i consiglieri Giovanni Rocchio (Pdci), Enzo D'Isidoro (indipendente), Carlo Tieri (Sel) e il coordinatore provinciale di Sel, Tommaso Di Febo, hanno denunciato «la disastrosa politica turistica» della giunta Vallescura. Nel pieno della stagione turistica 2010, infatti, Silvi fa ancora i conti con situazioni irrisolte, come il cantiere fantasma all'ex Villaggio del Fanciullo, il ponte ciclopedonale sul Concio mai ultimato, il campo-scuola di educazione stradale mai aperto e le rotonde sulla Ss 16, costate uno sproposito, abbandonate. Silvi, come sottolinea la minoranza, è una città delle vacanze dove manca persino la manutenzione ordinaria. Le strade sono ancora senza segnaletica orizzontale e il verde è in pessime condizioni. «La manutenzione ordinaria della città non è più garantita», sottolinea l'opposizione, «basta osservare la discarica a cielo aperto dietro al Villaggio del Fanciullo a dieci metri dalla battigia, oppure il parco Nassiriya e lo stato di degrado e abbandono di Silvi Paese».  Infine, la minoranza accusa l'amministrazione d'aver gestito «il problema degli stabilimenti balneari con superficialità, causando gravi danni all'immagine di Silvi, come testimonia l'inchiesta della Procura».

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