Silvi, Scordella sfida Partipilo: chiedo i soldi anche al ministero 

Silvi, è polemica con l’opposizione dopo la richiesta di un milione di euro ad Autostrade per la Ss 16 Il sindaco: «Pronto a sostenere il consigliere nell’istanza che vorrà presentare al “suo” ministro»

PINETO. «Siamo pronti a chiedere il risarcimento dei danni causati dai Tir sulla statale 16 anche al ministero». Così il sindaco di Silvi Andrea Scordella replica alle recenti polemiche sollevate da una parte dell’opposizione consiliare in merito proprio alla decisione del Comune di chiedere il risarcimento di un milione di euro solo ad Autostrade per l’Italia e non anche al ministero delle Infrastrutture. «Il consigliere di Democratici per Silvi Vito Partipilo ha criticato la mia iniziativa di rivalsa nei confronti di Autostrade», afferma Scordella, «è bene chiarire che l’ente autostrade si è mosso perché da me sollecitato. Già a gennaio ci avevano comunicato che avrebbero ripristinato il manto stradale della statale 16. Per quanto riguarda il presunto ristoro dei danni ai privati e al Comune che il ministro si sarebbe reso “disponibile a riconoscere”, come dice Partipilo, sono pronto ad accogliere e a sostenere una richiesta di risarcimento sottoscritta dal consigliere di minoranza allo stesso ministro delle Infrastrutture che è del suo stesso colore politico».
Così conclude il primo cittadino: «Per quanto mi riguarda posso dire di aver ottenuto la prima delle richieste di risarcimento che ho avanzato ad Autostrade Spa. Aspetto e sono curioso di vedere se anche chi ha criticato la mia iniziativa riuscirà a ottenere qualcosa dal suo ministro e dal suo governo».
Alle dichiarazioni del primo cittadino i Scordella è subito arrivata la replica di Partipilo che ha detto: «l sindaco perde di vista che il ministro non è mio ma della Repubblica Italiana, cosi come lui è il sindaco di tutti e non solo di chi gli sta "simpatico"».
E così prosegue in una nota: «Detto ciò penso che non serva aggiungere altro. È chiaro ed evidente che pensa di poter "comandare" e non governare e confonde il ruolo istituzionale con quello politico, senza alcun tipo di avversione a quelle che sono le sue decisioni e che nulla hanno ad oggi, dopo due anni, portato di concreto alla città. Sfugge anche che io non ho tessere di partito dal 2016 e che a differenza sua non devo rispondere alle segreterie e beghe di partito di turno, ma solo ai cittadini e alle problematiche della città di Silvi e non di Teramo, dove ricopre il ruolo di commissario della Lega». La polemica è destinata a proseguire.
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