Slavina ai Prati, Iannetti va in Procura 

La guida alpina contesta gli Obelix: «Si sono rivelati inutili, presto potrebbero essere travolti tutti»

PIETRACAMELA. «Gli O’bellx possono fare danni e non sono adatti per la nostra località e con questi progetti avete messo in grave difficoltà il comune montano turistico più importante della provincia. Mi rivolgerò alla Procura della Repubblica affinchè sia aperto un fascicolo per valutare l’eventuale rilevanza penale di ciò che è accaduto». A scrivere sulla slavina che sabato notte si è staccata dalla parete Nord del Corno Piccolo arrivando a ridosso della quadriposto e travolgendo tre O’bellx (volgarmente Obelix), gli esploditori antivalanga installati dalla Provincia, è la guida alpina e maestro di alpinismo Pasquale Iannetti. In una missiva inviata al sindaco di Pietracamela, al presidente della Provincia e al prefetto Iannetti dà la sua versione sull’accaduto confutando le dichiarazioni dei giorni scorsi e ribadendo la sua contrarietà al sistema di sicurezza degli O’bellx. «La slavina è stata definita “anomala” perché la zona dove si è distaccata non risulta segnata dalle carte regionali degli ultimi cinquant’anni, ma non è vero perché come ci insegna la storia il canale della Giumenta e il bosco del Calderotto sono stati e continuano a essere teatro di valanghe di piccole e grandi dimensioni».
Iannetti interviene poi duramente sulle dichiarazioni della commissione valanghe e del progettista Marco Cordeschi sul fatto che gli Obelix avrebbero fatto il loro dovere perché le esplosioni comandate di ammassamenti di neve sin dai giorni precedenti la caduta della valanga sarebbe stato fondamentale per non far crescere il fronte dei due distacchi. «Gli Obelix, per i quali è stata spesa la somma di 1. 561. 600 euro, non hanno fatto il loro dovere perché i tre apparati 7, 8 e 9 sono stati travolti da una valanga che è stata generata dalle esplosioni di venerdì scorso», scrive Iannetti, e si chiede: «Come mai tre delle strutture abbattute per un valore di 300mila euro sono state trascinate a valle dalla valanga? Forse sono state posizionate in un posto sbagliato? Vi avverto che gli O’bellx 10, 11, 12 potrebbero fare la stessa fine in quanto installati nella confluenza dei due canali Sivitilli dai quali a breve potrebbe staccarsi a valle una nuova massa nevosa e il mio timore è che gli apparati 1, 2, 3, 4, 5, 6 sempre se non saranno abbattuti dal vento, per una reiterata inadeguatezza di gestione, si potrebbero rendere inutilizzabili». Infine Iannetti, in riferimento a un’altra sua lettera inviata al sindaco Petraccia venerdì scorso, dichiara di «essere stato inascoltato nel suo allarme» su possibili valanghe.
Adele Di Feliciantonio
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