GIULIANOVA

Smascherato contrabbando di carburante dall'Est Europa: la benzina doveva essere rivenduta in Italia

Blitz dei carabinieri alle prime luci dell’alba in un capannone industriale: scattano sei denunce

TERAMO. Trasportavano abusivamente carburante dall'Europa dell'Est in Italia per poi venderlo nelle cosiddette "pompe bianche" senza documenti di accompagnamento e aggirando le procedure fiscali. In tre (due campani e un uomo proveniente dai paesi dell’est Europa) sono stati scoperti dai carabinieri del nucleo investigativo di Teramo. Sei le denunce formalizzate dai militari al termine dell'operazione. 

Il blitz in un capannone industriale in disuso alla periferia di Giulianova è scattato alle prime luci dell’alba. Poco dopo le 5 del mattino della giornata di ieri (giovedì 8 aprile) i militari hanno fatto irruzione dove hanno trovato tre persone che stavano trasferendo abusivamente carburante proveniente dall’Europa dell’est in una cisterna di proprietà di una società campana. Il tutto sottraendosi al pagando delle accise e mediante l’escamotage del ricorso a falsi documenti di viaggio e all’uso di mezzi non idonei al trasporto di carburante che, invece, per la sua pericolosità, deve essere trasportato in specifiche cisterne dotate di sistemi atti a limitare e impedire eventuali esplosioni. 

I carabinieri, come si apprende, erano sulle tracce dei tre da diverse settimane e sono riusciti a individuare il covo utilizzato solo dopo una lunga serie di servizi di pedinamento e osservazione. L’attività, raccontano, nasce da un normale controllo alla circolazione stradale effettuato da una pattuglia dell’Arma della Compagnia di Giulianova che aveva notato una cisterna per carburanti, senza loghi di riferimento, entrare nella zona industriale di Giulianova (località Colleranesco) da anni in buona parte abbandonata. Insospettiti, i carabinieri hanno controllato la zona e segnalato il mezzo alla centrale operativa. Sono stati i militari del nucleo investigativo di Teramo a intuire che dietro quegli strani movimenti poteva celarsi un’attività di contrabbando di carburanti e a individuare il luogo dove veniva immesso nel ciclo della distribuzione delle cosiddette pompe bianche. 

Gli ulteriori controlli sui documenti amministrativi delle tre persone coinvolte sono stati svolti con personale della Guardia di finanza di Teramo. Le autorità fanno presente che le verifiche sui documenti della cisterna italiana hanno consentito di acclarare che il documento di trasporto era contraffatto mediante il ricorso alla sostituzione dei codici identificativi presenti sulla banca dati online dell’agenzia delle entrate. I carabinieri hanno quindi sequestrato 28.000 litri di gasolio, l’autoarticolato ceco, la cisterna e tutto il materiale utilizzato per il trasferimento e lo stoccaggio del carburante di contrabbando. Sono quindi stati denunciati per i reati previsti dagli articoli 40 e 49 del testo unico sulle accise, i due cittadini campani, l’autista della cisterna T.E. classe 1975 ed il basista B.A. classe 1968, oltre all’autotrasportatore del tir ceco, un cittadino polacco, R.I. K. Classe 1994.
I due mezzi pesanti e il carburante sono stati sequestrati e dati in affidamento a ditte specializzate.