Stadio, salta la firma che doveva sancire il cambio di gestione 

L’atto rinviato a lunedì. Il sindaco: «Per il Comune è tutto ok Il Teramo rischia di non iscriversi? Non per questi problemi»

TERAMO. Manca il passo decisivo per risolvere il tormentone della gestione dello stadio. La firma da parte del presidente del Teramo calcio Franco Iachini per subentrare a Sabatino Cantagalli nella presa in carico del Bonolis ci sarà, a quanto pare, lunedì. L’appuntamento con il sindaco Gianguido D’Alberto era fissato per ieri a mezzogiorno in Comune, ma è saltato all’ultimo momento. Gli impegni del presidente non avrebbero permesso di chiudere la partita che si trascina da oltre un anno, resta il fatto però che proprio alla vigilia della formalizzazione del passaggio di consegne il presidente ha evidenziato ulteriori problematiche relative al subentro. Ad appesantire il carico sul nuovo gestore sono la necessità di una fideiussione richiesta dal Comune, perché quella sottoscritta da Cantagalli non sarebbe più valida, e lavori di adeguamento della struttura per due milioni di euro non realizzati in precedenza nonostante fossero previsti nella convenzione firmata nel 2006.
Per il sindaco Gianguido D’Alberto, però, la procedura per la parte amministrativa è chiusa. «Il Comune con la determina della settimana scorsa ha definito tutti gli aspetti», osserva, «ricostruendo la situazione pregressa». Il primo cittadino assicura comunque che l’ente cercherà una soluzione con il nuovo gestore per la fideiussione richiesta. «È un ulteriore problema che proviene dal passato», osserva, «ma la cifra di 825mila euro si riferisce alla copertura assicurativa: il costo della polizza è molto più basso».
Questa vicenda, a detta del sindaco, non avrebbe implicazioni con il rischio paventato da Iachini di non iscrivere la squadra al prossimo campionato, che invece secondo D’Alberto è legato alle mancate risposte del territorio alle richieste di appoggio e collaborazione formulate pubblicamente dal patron biancorosso. «Sono situazioni distinte», conclude, «il Comune sensibilizzerà la collettività rispetto all’appello del presidente per la ricerca di sostegni, ma si tratta di un aspetto di gestione sportiva».
C’è un ulteriore elemento da evidenziare nella questione stadio: risulta che ieri scadesse la prima delle rate di 150mila euro che Iachini si è impegnato a pagare a Cantagalli quando, l’anno scorso, i due si sono accordati sul passaggio della gestione del Bonolis. È possibile che Iachini abbia rivelato non a caso alla vigilia di questa scadenza le nuove magagne venute fuori nella procedura. (g.d.m.-d.v.)
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