«Tarsu-stangata? Guardate Roseto»

Mellozzi e Polilli: per i rifiuti altrove si paga molto di più

GIULIANOVA. ‹‹Non possiamo affatto negare che ci sia stato un aumento della Tarsu, nell’ordine del 30%. Ma non accettiamo che l’opposizione faccia demagogia dicendo che l’aumento è stato determinato per assicurare la copertura dei costi per il servizio porta a porta››. L’assessore all’ambiente Orlando Polilli e il suo collega alle finanze Marcello Mellozzi ieri hanno illustrato le ragioni per le quali l’amministrazione comunale è stata costretta ad aumentare la Tarsu del 30% rispetto ad un anno fa.

In questi giorni più di cento persone sono andate in Comune per protestare contro l’amministrazione dopo aver ricevuto le cartelle esattoriali con somme considerate esorbitanti. ‹‹Dopo che ho parlato con loro››, ha spiegato l’assessore Mellozzi, ‹‹devo dire che queste persone sono uscite dal mio ufficio tranquillizzate. L’aumento del 30% è stato necessario in quanto dobbiamo assicurare la copertura dei costi per il conferimento dei rifiuti in discarica e per il servizio di spazzamento, per il quale è previsto un impegno di 320mila euro››. Dati alla mano, i due amministratori hanno dimostrato come l’aumento deciso dal Comune di Giulianova sia tra i più contenuti dell’intera provincia di Teramo. A Roseto, ad esempio, l’aumento è stato del 60%. Per il cittadino rosetano la Tarsu ha un costo di 1,98 euro per metro quadro, contro l’1,85 di Giulianova.

Molte famiglie giuliesi, tuttavia, hanno chiesto l’entrata in vigore da subito della Tia, ovvero della tariffa di igiene ambientale, che consente a ciascun nucleo familiare di pagare in base ai rifiuti prodotti che finiscono in discarica. ‹‹Non è possibile applicarla ora››, ha ammesso l’assessore Polilli, ‹‹in quanto a Giulianova la percentuale di raccolta differenziata è ancora bassa. Quindi i cittadini si ritroverebbero con una tariffa ancora più salata rispetto alla Tarsu. Con il servizio di raccolta porta a porta, che partirà entro la fine della prossima settimana, vogliamo raggiungere quella quota superiore al 35% che consentirebbe di ridurre il flusso dei rifiuti nelle discariche, che sono già in fase di saturazione. E, soprattutto, i costi dello smaltimento verrebbero ridotti››.

Insomma, se oggi i cittadini giuliesi sono costretti a tirare la cinghia, domani con la raccolta porta a porta avrebbero dei vantaggi certi, anche in termini economici, non solo di tutela dell’ambiente. L’assessore Polilli ha dato appuntamento al prossimo 10 agosto per illustrare i primi dati sul nuovo servizio. Questo sarebbe già dovuto partire da qualche giorno, ma difficoltà tecniche ne hanno impedito l’avvio, che è stato posticipato.