gestione rifiuti 

Team, Gavioli silura Prandin e D’Alberto non gradisce

TERAMO. «Il futuro della Team non potrà che essere quello tracciato in questi mesi. La strada è quella della gara a doppio oggetto, con l'amministrazione che continuerà a indicare la linea da seguire»...

TERAMO. «Il futuro della Team non potrà che essere quello tracciato in questi mesi. La strada è quella della gara a doppio oggetto, con l'amministrazione che continuerà a indicare la linea da seguire». Il giorno dopo l'assemblea dei soci della Teramo Ambiente, che ha visto oltre all'approvazione del bilancio 2019 anche la sostituzione dell’amministratore delegato Enrico Prandin con Stefano Gavioli, patron della Comir (il socio privato), deciso a occuparsi direttamente della partecipazione in Team, il sindaco nel sottolineare come la scelta dell’ad sia prerogativa del socio privato ha assicurato che nulla cambierà nella gestione della partecipata. «Dopo l'approvazione del bilancio si doveva fare il punto sulle nomine, perché automaticamente con il bilancio scadeva il cda», ha spiegato il sindaco, «e quella di cambiare ad era un'intenzione che Gavioli mi aveva espresso già nei giorni scorsi».
Una scelta rispetto alla quale il sindaco aveva espresso allo stesso Gavioli le sue perplessità. «Per me sono stati discutibili sia i tempi che le modalità di questo avvicendamento», ha commentato D'Alberto, «è una scelta che non condivido nella sostanza per il lavoro straordinario svolto da Prandin in questi mesi, un lavoro strategico e fondamentale soprattutto per il futuro dell'azienda. Prandin è infatti riuscito a ricomporre il rapporto tra socio pubblico e privato, nell'ottica di mettere il cittadino al centro. Ovviamente, come ripeto, era una prerogativa del socio privato nella quale non entro, ma la strada resta quella tracciata fino ad oggi. Il Comune di Teramo è l'unico cliente della Team, il socio pubblico di maggioranza relativa e l'unico che la tiene in vita».(a.m.)
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