Teramo, giovane madre nasconde il quarto figlio 

Nessuno dei familiari si accorge della gravidanza e dopo la nascita porta il neonato da un’amica. Interviene il tribunale 

TERAMO. Ha avuto paura. Perchè a 25 anni, tre figli piccoli da due padri e una difficile situazione sentimentale, si può anche avere paura quando si scopre una quarta gravidanza. Nessuno in famiglia si è accorto che fosse incinta e, dopo il parto in ospedale, la giovane donna teramana ha nascosto il bambino da un’amica.
Quando la realtà è finita al tribunale dei minori è scattato il provvedimento di allontanamento dei quattro piccoli . Ma in un anno di visite, incontri, colloqui, lei ha dimostrato d poter fare il genitore. Per dirla con il burocratese di una sentenza «è collaborativa e puntale nelle visite, si rapporta in maniera adeguata con i figli dei quali riconosce i bisogni». Così qualche settimana fa il tribunale dei minori dell’Aquila (presidente del collegio Vittoria Correa) ha ritenuto «che non ci siano i presupposti per la dichiarazione dello stato di adottabilità atteso il positivo comportamento della madre». I tre bambini sono tornati a casa (tranne l’ultimo nato per cui la stessa donna ha chiesto l’adozione) dove continueranno ad essere seguiti dai servizi sociali. La giovane mamma (assistita dall’avvocato Antonietta Ciarrocchi) «ha maturato», si legge ancora nella sentenza, «una maggiore consapevolezza del suo ruolo genitoriale; ha interrotto i rapporti con la propria madre che la limitava nell’esercizio delle sue funzioni genitoriali; con il compagno ha affittato un appartamento adeguato ad accogliere i minori».
Perchè i giudici si trovano davanti persone con percorsi di vita e niente è mai solo bianco e nero. La donna ha un lavoro stabile che la impegna dalle 8 alle 14 e prima della nascita del quarto figlio era sua madre ad occuparsi degli altri tre che hanno dai sei ai tre anni.
La nonna che ai servizi sociali ha detto di non essersi accorta che la figlia fosse incinta «anche se vivevano insieme» e , in questo anno, ha chiesto l’affido dei piccoli con il tribunale che, sulla base delle varie relazioni, ha deciso diversamente. «I bambini cercavano la madre», si legge in un passaggio della sentenza, «uno ha un problema cardiaco ma è sempre stato seguito adeguatamente dalla madre». Che, da quando è nato, periodicamente lo porta all’ospedale pediatrico di Ancona dove il piccolo è in cura.
A dimostrazione, è la deduzione dei giudici, dell’attenzione genitoriale della donna. Che da qualche giorno ha riavuto in casa i suoi figli.
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